… ovvero come ho ricominciato a leggere Topolino e perché lo consiglio a tutti i ragazzi di oggi!
Mentre riordino le tante idee e spunti assorbiti durante la Fiera del Libro per Ragazzi, quest’oggi mi concedo un post velatamente nostalgico, ma che in realtà vi parla del presente di una delle più solide testate periodiche italiane per ragazzi.
Già un paio di anni fa vi ho raccontato qui il riavvicinamento a uno dei periodici a fumetti che hanno maggiormente segnato la mia infanzia e preadolescenza: il mitico settimanale Topolino. Da allora ho ripreso a sfogliare qualche numero qua e là, divertendomi ma senza dare prova di particolare coinvolgimento.
Poi, più di recente, a riaccendere la mia curiosità nei confronti della rivista ci hanno pensato due notizie scovate sul web.
La prima è stata la nomina di Topolino, oggi pubblicato sotto l’egida di Panini Comics, come una delle migliori serie a fumetti del 2014, secondo l’autorevole sito Fumettologica, supportata da un articolo dal titolo accattivante come Casty. Ovvero: perché leggere Topolino oggi, anche da grandi. Una prima scintilla ha dato fuoco alla miccia…
La seconda, più recente notizia, è stata letteralmente esplosiva: Topolino sarebbe diventato protagonista di una parodia ispirata nientemeno che a Dylan Dog, fumetto horror di culto per milioni di lettori, me inclusa. Mi fiondo in edicola per procurarmi Dylan Top – L’alba dei topi invadenti e quello che mi trovo fra le mani è una rivista da leggere dalla prima all’ultima pagina!
Il numero 3094 di Topolino, datato 11 marzo 2015, è una vera gemma, che vale davvero la pena di recuperare tramite il servizio arretrati. L’albo contiene due storie imperdibili e realizzate da autori di grande pregio, tanto da essere presentato con altrettante diverse copertine, una per la versione da edicola e l’altra per il solo mercato delle fumetterie.
Sfruttando al meglio le similitudini fra il personaggio della Sergio Bonelli editore e l’eroe Disney – entrambi sono investigatori, hanno per amico un poliziotto (l’ispettore Bloch/Basettoni) e per assistente uno strambo tipo (Groucho/Pippo) – Faraci confeziona un omaggio alla prima avventura dell’Indagatore dell’incubo, L’alba dei morti viventi, sostituendo agli zombi un’orda di topi, privati della volontà da un malvagio che ha fatto loro il lavaggio del cervello, rendendoli mostruosamente invadenti!
Il fumetto scorre dinamico e avvincente, fra citazioni e rivisitazioni: anche i lettori più giovani, a digiuno di Dylan Dog, possono apprezzarlo e informarsi successivamente, grazie al ricco apparato redazionale che completa la storia, fra interviste agli autori e confronti fra le immagini dell’una e dell’altra serie.
L’avventura in tre puntate, che prosegue sui numeri 3095 e 3096, è una magistrale reinterpretazione del capolavoro di Robert Louis Stevenson, a opera di una consolidata coppia disneyana: Teresa Radice e Stefano Turconi.
Già autori della saga di Pippo Reporter, del poetico fumetto d’avventura per ragazzi Viola Giramondo, edito da Tunué, e di un imminente graphic novel per i tipi di Bao Publishing, Radice e Turconi firmano una saga finemente scritta e disegnata, punteggiata di invenzioni argute.
I disegni minuziosi e i colori ricchi di sfumature di Turconi scalpitano per essere esaltati da un formato più grande delle pagine e impreziosiscono ancora di più un fumetto imperdibile.
I recenti albi di Topolino, che propongono in ogni numero fumetti ambientati a Paperopoli e Topolinia, avventure di personaggi dal potenziale spettacolare come Paperinik e Indiana Pipps, giochi, presentazioni di film, dischi e fenomeni di costume, oltre ad illustrare buone pratiche messe in atto dai lettori a casa e a scuola, sono una dimostrazione che si possono fare prodotti popolari tenendo sempre alta la bandiera della qualità. E che si possono coltivare artisti di talento mettendo la loro creatività al servizio di personaggi collaudati. A mantenere salda la rotta della rivista è la direttrice Valentina De Poli, che firma un allegro editoriale in apertura a ogni volumetto.
Il fumetto, realizzato dall’autore-illustratore Casty, in collaborazione con Enrico Faccini, precipita Topolino in un labirinto di situazioni surreali e angoscianti. L’incontro con sette sosia, ingaggiati da Minnie per fargli un originale regalo di compleanno (il personaggio compie realmente gli anni il 18 novembre), mette in crisi l’identità di Topolino. Il topo finisce vittima di un complicato intrigo che vede coinvolti un settetto di trasformisti, una bella lanciatrice di coltelli e un nemico del passato. Il finale è degno di Orson Welles, fra tradimenti, disvelamenti e sparatorie.