Tor Sapienza. O Muratella. O eccetera eccetera. Storia di una città dis-integrata.

Creato il 14 novembre 2014 da Cristiana

Non ci vuole un genio per capire che i profughi, in particolare i minorenni orfani, stanno pagando colpe non proprie. Non ci vuole un genio nemmeno per capire che era scontato che se il sindaco fosse andato a Tor Sapienza A D E S S O sarebbe stato fischiato. E’ giusto. rappresenta le istituzioni. Non si sta prendendo i fischi perché è antipatico o poco empatico come qualche imbecille continua a ripetere sui “problemi” tra il sindaco e la città. Si è preso i fischi della vecchia DC, di Rutelli, di Veltroni e di Alemanno. E della crisi. E del fatto che Roma sta ospitando da anni e male una quantità di disperazione che proviene dai balcani e da poco tempo dal Mediterraneo. Questo lo dico all’intellettuale Francesco Merlo. Lui può passeggiare per Tor Sapienza a parlare con la gente, eviterei fossi in lui di fare il radical chic da salotto sostenendo che il sindaco doveva fare due passi con lui a Tor Sapienza.

Non ci vuole un genio per rispondere a Gad Lerner che dà dei “borgatari razzisti” agli abitanti di Tor Sapienza. Nessuno di noi ci andrebbe a vivere a Tor Sapienza. E nemmeno a Ponte Mammolo dove sono stata a Natale scorso con Sant Egidio. Non c’era nessuno, poi all’improvviso ho visto che lungo il fiume c’era una città di baracche e sono spuntate decine di persone per venire a cenare. Dal nulla. Dal fiume. Impossibile gestire la convivenza nel degrado. Impossibile continuare ad ignorare il “come” accogliamo tutta questa gente e il “come” facciamo vivere tanti abitanti delle periferie.

Basta fare una ricerca su google per capire che il problema di Tor Sapienza non sono 100 profughi, non sono poche decine di orfani minorenni. Basta studiare la città, ascoltarla, per capire che ci sono situazioni abbandonate da anni di impossibilità di convivenza dove le razze non c’entrano nulla o sono solo scusa per “distinguere” e quindi discriminare, perché la discriminazione è esattamente questo: io qui tu là. Io buono tu cattivo. Io bianco tu nero. Io cattolico tu musulmano. Io etero tu travestito.

Posto una serie di materiale (lo faccio in modo acritico, basta fare una ricerca su google per date) che si trova sul web su Tor Sapienza e che descrive la situazione di degrado sociale che va avanti da anni, posto random materiale appositamente precedente all’insedimento della Giunta Marino.

Qui un video del 2009 che fa riferimento al 2007 e al degrado denunciato.

Qui un articolo del 2011.

La lettera di un cittadino nel 2012.

Non ci vuole un genio per capire, poi, che qualcuno sta soffiando sul fuoco da destra e sinistra. LO stesso soffio dell’autunno caldo. Soffio di prossime elezioni come qualcuno sostiene, così tutti scaldano i motori e alimentano la dialettica. Gli scontri. Gli estremi. Le disperazioni.

Non ci vuole un genio per capire che alcune delle nostre periferie vivono condizioni di degrado acuite dai troppi insediamenti irregolari. E’ necessario trovare una quadra che concili accoglienza e convivenza. Non funziona né mandare via tutti o non fare entrare più nessuno, né accumulare baracche intorno alle periferie. Ed è altrettanto chiaro che il sistema di accoglienza dopo la crisi dei balcani prima e quella del Mediteranneo adesso, va totalmente ripensato a livello europeo. Non basta un sindaco. E nemmeno un governo. Ed è inaccettabile che un sindaco diventi capro espiatorio anche dei cosiddetti intellettuali da salotto di problemi generati da altri e la cui soluzione è in mano a livelli molto più alti.


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