Torchio: “Salini ha usato i soldi dell’accordo Tamoil per fare la Paullese, non per creare posti di lavoro a Bordolano”

Creato il 26 luglio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

“E’ più democratico un consiglio provinciale regolarmente eletto che il commissariamento prefettizio” afferma Giuseppe Torchio (lista Torchio), il quale tiene in particolare alle opportunità di lavoro che potrebbe garantire “il polo energetico cremasco, forse il più grande d’Italia per Stogit Snam, dopo lo scorporo dall’Eni. Capisco che i cittadini e comitati siano contrari, ho letto le contestazioni di Luisa Pea ed Ezio Corradi. Certo che non piace a molti. Ma possibile che almeno l’amministrazione provinciale non riesca a garantire dei posti di lavoro a dipendenti qualificati come gli ex Tamoil, per i quali stanno finendo gli ammortizzatori sociali? È l’amministrazione provinciale che ha la forza per trattare, il singolo Comune molto meno. E la Tamoil a Cremona ha lasciato un presidio con scarso personale. A Bordolano neanche un appalto alle ditte locali, neanche un posto di lavoro ai cremonesi. Non piace dirlo, ma è chiaro che quegli stoccaggi e centrali nel Cremasco li stanno facendo. Dateci almeno del lavoro in un periodo così nero! A settembre l’amministrazione provinciale faccia partire dei corsi di riqualificazione professionale per gli ex dipendenti Tamoil, invece nulla fa Salini. i soldi che ha ricevuto la Provincia dall’accordo Comune di Cremona -Tamoil firmato a Roma per la gioia di taluni, Salini li ha spesi per la Paullese e per alcune crisi aziendali, fra Casalasco e Cremasco. Erano soldi da usare per la riqualificazione e per ottenere di più da Stogit e Snam. In tutto si trattava di di 200 milioni di euro”.
La Regione Lombardia da Stogit e Snam, in era Formigoni, ha portato a casa dieci milioni di euro.
In passato, ai tempi di Mattei, l’amministrazione provinciale riceveva dall’Eni per gli 88 pozzi in provincia di Cremona ben il 50% degli utili del gas estratto.
“oggi invece Stogit e Snam lasciano un regalino, neanche un appalto a una ditta locale, neanche un posto di lavoro”.
Discorso duro per gli ecologisti. Restare disoccupati non è nemmeno gradevole. Il quadro è pessimo. Le istituzioni e le aziende private si sono dimenticate dei cremonesi.

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