Dopo undici anni i tifosi del Torino tornano ad assaporare l’Europa tra le proprie mura, seppur sotto forma del terzo turno preliminare di Europa League. L’ultima volta fu nella stagione 2002/2003, quando i granata vennero eliminati al terzo turno di Intertoto dal Villareal. Oltre ventimila spettatori tra gli spalti per dare il ri-benvenuto al Toro in Europa. Per essere una sera di Agosto, non c’è male davvero. Ventura cambia 3/11 nella formazione titolare rispetto a sette giorni fa: fuori lo squalificato Vives, El Kaddouri e Vesovic e dentro Benassi, Darmian e il nuovo acquisto Perez. Per il resto tutto confermato, con l’ottimo duo Barreto-Larrondo in avanti. Il Brommapojkarna, consapevole di essere all’ultima fermata del cammino europeo, effettua molti cambiamenti nell’undici iniziale, con l’idea di sperimentare nuove soluzioni tattiche.
Nonostante il tre a zero dell’andata, il Toro parte subito a mille e trova il vantaggio dopo soli quattro minuti. Barreto e Larrondo si intendono a meraviglia, il numero nove si fa ribattere la conclusione dall’estremo difensore all’avversario, ma sulla respinta ci pensa l’impacciato Jonsson ad infilare il proprio portiere per la rete dell’uno a zero. In campo, come sette giorni fa, non c’è storia. La curva maratona e il resto dello stadio caricano i beniamini di casa, che in campo fanno il bello ed il cattivo tempo. Molinaro da una parte e Darmian dall’altra, creano infiniti pericoli nella malcapitata difesa svedese. Il Brommapojkarna non ne vuole proprio sapere di attaccare, e allora il Torino, quando può e senza troppa fatica, si fa vedere in zona offensiva con Barreto e Larrondo.
I pericoli concreti però tornano al minuto 32, quando Kamil Glik manca di pochi millimetri l’appuntamento con il due a zero, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Due minuti dopo, Marco Benassi è bravissimo a liberarsi in area ma il suo tiro pecca di precisione e finisce alto. Al trentasettesimo l’ennesima splendida azione del Torino: dopo aver duettato con Barreto, Larrondo allarga sulla destra per l’accorrente Darmian che, grazie alla deviazione dello sfortunatissimo Jonsson, trova la rete del due a zero. E’ di fatto l’ultima emozione del primo tempo. Si va all’intervallo sul doppio vantaggio, tra gli scroscianti applausi del pubblico dell’Olimpico.Nemmeno un giro di lancette nella ripresa e Barreto sfiora subito il tris, su ottimo assist dalla destra di Darmian. Blazevic però blocca senza troppi patemi. Da segnalare al cinquantacinquesimo il ritorno ufficiale in maglia granata di Fabio Quagliarella, accolto come un eroe dalla tifoseria di casa nonostante il suo passato alla Juventus.
Il Torino, nonostante il doppio vantaggio, continua a tenere il premuto il piede sull’accelleratore. I nuovi entrati, come Quagliarella e Martinez, hanno fame di gol e vogliono impressionare Ventura. Al minuto 67 è però Bovo a sfiorare il gol del tre a zero con la specialità della casa, ovvero il calcio di punizione. Il destro del centrale di Ventura fa tremare il palo alla destra di Blazevic. Al settantottesimo è la volta di Martinez, su cross di Molinaro. Sugli sviluppi dell’azione l’arbitro vede un fallo di mano e assegna un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Fabio Quagliarella, che fa esplodere tutto lo stadio Olimpico trafiggendo Blazevic per il tre a zero. Il Toro non si fa mancare nemmeno la ciliegina sulla torta. Infatti, allo scadere c’è gioia anche per Martinez, che sigilla il definitivo poker dei granata sull’ennesimo assist dello scatenato Molinaro. Ventura può sorridere ma soltanto per una sera, perché domani c’è il sorteggio che decreterà l’ultimo ostacolo tra il Torino e l’Europa League.
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