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Torino, crisi-gol si chiama Quagliarella. E Belotti si deve ancora sbloccare

Creato il 21 novembre 2015 da Annarellina
Fabio Quagliarella, 32 anni. LaPresse
Ha un nome e un cognome, la crisi offensiva del Toro. Perché da quando si è inceppato Fabio Quagliarella, tutto il meccanismo granata è entrato nel tunnel della difficoltà. Quaglia ha segnato e trascinato la squadra fino al match casalingo contro la Samp, poco più di due mesi fa, vinta per 2-0 con la doppietta firmata proprio dal bomber granata. Da quel momento, però, Quagliarella ha perso la strada per il gol e i giri del motore granata, soprattutto in avanti, sono rallentati.
Anche perché i compagni di reparto non sono ancora riusciti a convincere pienamente le aspettative granata: Maxi Lopez ha rotto il ghiaccio con l’inutile gol dal dischetto nel finale di gara a Modena contro il Carpi per poi segnare anche contro il Genoa, mentre tutti gli altri attaccanti granata continuano ad essere a secco. MARTINEZ Un discorso che riguarda soprattutto Belotti: mister otto milioni, finora, è stato utilizzato da Ventura con sapienza, proprio per evitare il rischio che si “bruciasse”. Il Gallo ha evidenziato una grande combattività ma nonostante tutto non è ancora riuscito a sbloccarsi. Martinez, invece, era partito bene iniziando la stagione con il gol bruciante segnato in Coppa Italia al Pescara. Da quel momento però è calato il sipario, anche se la rete realizzata in settimana con la maglia della nazionale potrebbe rilanciare il giovane venezuelano. BENASSI KO In tutto ciò si inserisce Amauri che non è stato convocato da Ventura per la partita di domani pomeriggio a Bergamo contro l’Atalanta. Oltre al brasiliano manca anche Benassi: l’azzurrino ha accusato un risentimento muscolare alla coscia destra durante l’allenamento di rifinitura alla Sisport. Al suo posto, dunque, giocherà Acquah.

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