Il Kouros (o Apollo) Milani
(Foto: Museo Archeologico di Firenze)
L'intento della mostra torinese è quello di avvicinare il grande pubblico alla diffusione della cultura egizia nelle civiltà del Mediterraneo, partendo dal Delta del Nilo ed arrivando in Campania, in particolare a Pozzuoli, Ercolano e Pompei. Proprio nella prima sezione, riguardante l'incontro della cultura egizia con il mondo greco, è collocato il Kouros.
Questa statua, conosciuta anche come Apollo Milani, è stata datata al VI secolo a.C. (età greca arcaica) e proviene da una località nel comune di Osimo, in provincia di Ancona. Fu proprio nelle Marche che Luigi Adriano Milani, primo direttore del Regio Museo Archeologico di Firenze, acquistò questo Kouros unitamente ad un altro esposto anch'esso a Torino, nel 1902.
Il Kouros Milani è un giovane nudo, di altezza di poco superiore al reale, del quale non si conservano polpacci e piedi. Nel volto sono riconoscibilissimi i tratti della scultura greca arcaica, vale a dire gli occhi grandi, allungati, le pupille incise, le labbra appena tese nel famoso "sorriso arcaico". Le spalle sono larghe ma la vita è piuttosto stretta e questa è una caratteristica molto comune nelle statue maschili di età arcaica. Venne, con tutta probabilità, realizzata da uno scultore attico intorno al 550 a.C.
I kouroi rappresentavano, in origine, giovani offerenti alle divinità.