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TORINO: INNATURALIA | opere di Carrara, Ippolito, Parchynski, Valente, Zorio | Associazione Amici del Roseto della Sorpresa

Creato il 12 maggio 2014 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia
L’Associazione Amici del Roseto della Sorpresa, in occasione dell’annuale festa della fioritura, presenta quest’anno la mostra INNATURALIA, organizzata in collaborazione con la Galleria Moitre di Torino e il contributo della Compagnia di San Paolo. Saranno esposte le opere degli artisti Linda Carrara, Anna Ippolito, Artsiom Parchynski, Nadir Valente e Marzio Zorio, realizzate nel corso di una residenza presso il giardino. Gli appassionati d’arte avranno così modo di scoprire un nuovo aspetto del paesaggio astigiano, mentre i frequentatori usuali del roseto si avvicineranno, da una prospettiva diversa dal solito, all’arte più attuale.

BodyPartL’arte, non meno della scienza, si è sempre confrontata con la natura, rappresentandola, imitandola, sfidandone i limiti, cercando di superarla attraverso la ricerca di un’ideale perfezione. La storia della costruzione di chiese, palazzi, fortificazioni, si è poi spesso intrecciata con lo sviluppo del paesaggio, inteso esso stesso come «il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni» (Codice dei beni culturali e del paesaggio, 2004, ART. 131, comma 1). Un rapporto che va oltre l’atteggiamento idilliaco e contemplativo, configurandosi come complesso, instabile, problematico, e che emerge in tutta la storia dell’arte piemontese, anche quella degli ultimi due secoli, da Fontanesi all’Arte Povera.
Tali interrelazioni vengono riproposte oggi incoraggiando cinque giovani artisti a lavorare in un contesto nuovo, intervenendo su un giardino che è già in qualche modo uno spazio espositivo, solo che al posto di veri e propri oggetti artistici esso ospita la collezione di rose botaniche e antiche raccolte da Piero Amerio, professore emerito dell’Università di Torino e Alfiere del Paesaggio. La rosa, col suo potere simbolico e evocativo, caricata, nelle diverse culture, di molteplici significati, svariate interpretazioni, e come tale immortalata fin dall’antichità su affreschi, incisioni, dipinti, di artigiani o grandi maestri (Botticelli, Velazquez, Renoir), è forse la pianta che più si avvicina, nella nostra mentalità, all’opera d’arte. Assieme ad essa, al giardino Sorpresa, si possono però trovare tanti altri aspetti, più o meno idealizzati, della natura “campestre”: il bosco ombroso, i prati a perdita d’occhio, gli alberi secolari, le piante selvatiche e i piccoli fiori sul fianco delle ripe, nonché la ricca fauna che qui vive e da’ vita.

Gli artisti avranno così modo di esplorare nuove possibilità espressive del loro linguaggio, lavorando sul territorio e approfondendo la conoscenza del paesaggio circostante e della sua storia, tramite le visite ai siti più caratteristici di Castell’Alfero e gli incontri con Marco Devecchi, docente presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino e Presidente dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Astigiano, e con lo stesso Piero Amerio.

Il progetto è a cura di Viola Invernizzi, dell’Associazione Amici del Roseto della Sorpresa e della Galleria Moitre.

Le opere rimarranno visibili al Roseto dal 18 maggio per tutta la stagione d’apertura estiva. Il Roseto è visitabile su appuntamento nei giorni di sabato e domenica a partire dal 3 maggio 2014.

Per informazioni e prenotazioni: Sig.ra Caterina Minosse (Comune di Castell’Alfero) 0141406610.Indirizzo: Regione Perno 52

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