
Luci ed ombre nella difesa sperimentale. Alcune buone chiusure di Ranocchia (6,5) e Jesus (6,5), coppia centrale ben assortita, bisognosa di rodare l’intesa, ma comunque molto attenta. Insufficiente invece Jonathan (5), sia nella fase difensiva che in quella propositiva. Meglio Nagatomo (5,5), a sinistra, anche se il “giallo”, evitabilissimo, vale mezzo punto in meno. Il centrocampo a quattro è l’ideale quando gioca Cambiasso (6), soprattutto se il ritmo della gara non è elevato. Difatti, dopo il gran gol di Milito, l’Inter ha cercato di addormentare la gara e a volte ci è anche riuscita. Guarin (6,5) ha confermato di avere qualità e personalità, ma dovrebbe imparare a liberarsi del pallone con qualche secondo di anticipo. Un’altra insufficienza la assegno a Pereira (5,5), troppo guardingo e poco intraprendente, forse frenato dall’intervento killer subito nel primo tempo. Il capitano ha al solito guadagnato la pagnotta (6,5), come Milito (7), al quale è bastata mezza occasione (anche meno) per fulminare Gillet dal limite dell’area e un “velo” nella ripresa per mettere Cassano (6,5) in condizione di chiudere il match. Sneijder (6) ha fatto vedere qualche buona verticalizzazione e, a tratti, ha ispirato da par suo la manovra nerazzurra. Da lui ci si aspetta però sempre qualcosa in più, perché un giocatore da otto non può accontentarsi di una sufficienza striminzita. Cassano-Altafini potrebbe essere una soluzione soddisfacente, per la squadra e per il giocatore, che non sembra avere i novanta minuti nelle gambe (e neanche nella testa), mentre Alvarez (6), che ha servito l’assist del raddoppio, potrebbe anche riuscire a ritagliarsi un suo spazio, soprattutto se rinuncia a un po’ di leziosità e migliora in fase di copertura.
Era importante vincere, dopo lo stop contro la Roma. I tre punti sono arrivati, per il bel gioco il discorso è rimandato.