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Torino-Inter 0-2

Creato il 17 settembre 2012 da Domenico11
Torino-Inter 0-2Non mi è dispiaciuta l’Inter del primo tempo. Abbastanza corta sul campo e rapida nei capovolgimenti di fronte. Stramaccioni ha optato per un abbottonato 4-4-1-1 che sacrifica la fantasia e bada al sodo. Una scelta che ha una valida motivazione: per un modulo più spregiudicato e offensivo occorre una condizione atletica eccellente, diversamente si finisce con il proporre una squadra slegata e un gioco a sprazzi. Su questo, ancora c’è molto da lavorare. Lo si è visto nella ripresa, quando l’Inter ha sofferto l’aggressività dei granata e soltanto in rare occasioni è riuscita a proporsi in attacco. Troppo bassa e schiacciata davanti alla propria area e con Milito lasciato a lottare, solitario, contro la difesa avversaria. Non che il Torino sia stato particolarmente pericoloso, fatta esclusione del bel gesto tecnico di Bianchi, neutralizzato con l’istinto (e con un po’ di fortuna) da Handanovic (6,5). Risultato giusto, quindi, al termine di una partita che offre diversi spunti di analisi.
Luci ed ombre nella difesa sperimentale. Alcune buone chiusure di Ranocchia (6,5) e Jesus (6,5), coppia centrale ben assortita, bisognosa di rodare l’intesa, ma comunque molto attenta. Insufficiente invece Jonathan (5), sia nella fase difensiva che in quella propositiva. Meglio Nagatomo (5,5), a sinistra, anche se il “giallo”, evitabilissimo, vale mezzo punto in meno. Il centrocampo a quattro è l’ideale quando gioca Cambiasso (6), soprattutto se il ritmo della gara non è elevato. Difatti, dopo il gran gol di Milito, l’Inter ha cercato di addormentare la gara e a volte ci è anche riuscita. Guarin (6,5) ha confermato di avere qualità e personalità, ma dovrebbe imparare a liberarsi del pallone con qualche secondo di anticipo. Un’altra insufficienza la assegno a Pereira (5,5), troppo guardingo e poco intraprendente, forse frenato dall’intervento killer subito nel primo tempo. Il capitano ha al solito guadagnato la pagnotta (6,5), come Milito (7), al quale è bastata mezza occasione (anche meno) per fulminare Gillet dal limite dell’area e un “velo” nella ripresa per mettere Cassano (6,5) in condizione di chiudere il match. Sneijder (6) ha fatto vedere qualche buona verticalizzazione e, a tratti, ha ispirato da par suo la manovra nerazzurra. Da lui ci si aspetta però sempre qualcosa in più, perché un giocatore da otto non può accontentarsi di una sufficienza striminzita. Cassano-Altafini potrebbe essere una soluzione soddisfacente, per la squadra e per il giocatore, che non sembra avere i novanta minuti nelle gambe (e neanche nella testa), mentre Alvarez (6), che ha servito l’assist del raddoppio, potrebbe anche riuscire a ritagliarsi un suo spazio, soprattutto se rinuncia a un po’ di leziosità e migliora in fase di copertura.
Era importante vincere, dopo lo stop contro la Roma. I tre punti sono arrivati, per il bel gioco il discorso è rimandato.

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