Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ospita negli spazi della Mole Antonelliana, da oggi, giovedì 13 giugno (l’inaugurazione avrà luogo alle ore 18.30, ospite d’onore la costumista Sandy Powell), sino al 15 settembre 2013, la mostra Scorsese, una coproduzione Deutsche Kinemathek e Museo Nazionale del Cinema, a cura di Kristina Jaspers e Nils Warnecke, che arriva nel capoluogo piemontese dopo essere stata allestita all’interno della suddetta Deutsche Kinemathek: un omaggio al genio artistico di Martin Scorsese, tra i registi di maggior fama dei nostri tempi, la cui carriera viene ripercorsa attraverso i tratti peculiari del suo stile, che combina caratteristiche specifiche di genere a un particolare piglio narrativo, offrendo inoltre un tributo al suo impegno per la conservazione del patrimonio cinematografico internazionale, grazie al quale ha dato vita ad un ponte tra il passato e il futuro del cinema. L’esposizione (questo nuovo allestimento è a cura di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo) si sviluppa in diverse aree del museo e mette in evidenza le fonti d’ispirazione di Scorsese e il suo particolare modo di lavorare, sottolineando quanto la sua arte narrativa abbia influenzato il cinema americano moderno: i materiali, per la maggior parte inediti, provengono prevalentemente dall’archivio privato del regista.
Michelle Pfeiffer ne “L’età dell’innocenza”
Punto di partenza l’Aula del Tempio, cuore del museo, dove una spettacolare scenografia rende omaggio alla New York protagonista dei suoi film, spesso ambientati nella Grande Mela, in particolare a Little Italy, quartiere un tempo abitato prevalentemente da immigrati italiani, dove Scorsese è cresciuto.Una mappa della città indica le location dei film (i cui spezzoni vengono riproposti su 4 monitor), mentre le vetrine laterali ospitano oggetti di scena tra i quali spiccano numerosi costumi di Gangs of New York, appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, e il vestito rosso indossato da Michelle Pfeiffer nel film L’età dell’innocenza, proveniente dagli archivi della Sartoria Tirelli di Roma.
Si continua poi sulla rampa elicoidale fino al livello +25 nella sezione una volta dedicata a Cinema e Televisione, dove i tanti materiali in mostra (fotografie, scenografie, bozzetti, lettere, partiture musicali, oggetti di scena, manifesti e altro ancora) trovano posto, oltre che sui pannelli, anche in corner attrezzati, in vetrine a sbalzo e nelle nicchie, alcune di esse adibite a piccole sale di proiezione.


La mostra è arricchita da un catalogo edito da Silvana Editoriale, curato da Kristina Jaspers e Nils Warnecke, in collaborazione con Nicoletta Pacini e Tamara Sillo, il quale, oltre a includere le immagini di buona parte delle opere esposte, comprende una presentazione di Alberto Barbera, un’introduzione e un saggio di Rainer Rother, un altro saggio di Kristina Jaspers e Nils Warnecke, oltre che tre interviste inedite a Scorsese, Sandy Powell e al direttore della fotografia, Michael Ballhaus, i testi introduttivi delle singole aree e una filmografia completa.
Informazioni:http://www.museocinema.it





