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Torino Vs Napoli: 3-5, ovvero della dura legge dell’ex e del matador.

Creato il 31 marzo 2013 da Maurocanavese @Maurone
(Dzemaili sommerso dall'affetto dei suoi compagni di squadra del Napoli, cosa che non succedeva mai quando era al Toro...)

(Dzemaili sommerso dall’affetto dei suoi compagni di squadra del Napoli, cosa che non succedeva mai quando era al Toro…)


Nel calcio capita spesso che la differenza in alcune partite la facciano gli “ex”, ovvero giocatori che nel passato abbiano vestito, chi lasciando un buon ricordo, chi meno, la maglia avversaria. Abbiamo in questi anni visto alcuni nostri ex giocatori segnarci (ed esultare con particolare gioia) gol decisivi per le nostre sorti; tra i quali mi ricordo un gol di Acquafresca all’Olimpico alcuni anni fa che decretò la vittoria del Cagliari, che dopo una lunga serie di sconfitte ripartiva da quel risultato per fare uno dei suoi campionati più scoppiettanti, e uno di Di Michele a Lecce che allontanò la squadra granata, allora allenata da Colantuono, dal vertice della serie B dopo una rimonta esaltante. Ma mai ho visto un nostro ex segnarci una tripletta, in casa nostra e sopratutto senza essere un attaccante, ma bensì un regista e neppure troppo prolifico dal punto di vista delle marcature, ma che volete questo è il calcio… e così Blerim Dzemaili si è portato il pallone a casa dopo tre marcature sopraffine e incredibilmente uguali, raccogliendo il pallone al limite dell’area e sparandolo sotto la traversa alla destra di Gillet, su cui è d’obbligo interrogarsi: ma coprire quella zona del campo era così difficile per i nostri giocatori ieri?? Forse sì ed è stato il vero ed unico demerito, probabilmente decisivo, dei nostri giocatori che in realtà nulla invece potevano sulla doppietta di Cavani che ha capovolto nel finale le sorti della partita grazie ad una punizione sontuosa e a giro ed ad una incornata saltando fino all’ultimo anello sovrastando Glik, che pure aveva giocato una partita senza sbavature eccessive; ma questi sono i gol del “Matador”, che ha fatto sempre e contro chiunque, ed anche se ha giocato solo 25 minuti è uno dei giocatori più esplosivi che ci siano nel nostro campionato, e chissà se e quanto rimarrà ancora sotto il Vesuvio.

Il nostro Toro ha giocato una partita senza paure eccessive, rispondendo colpo su colpo alle iniziative degli ospiti, recuperando due volte uno svantaggio, andando in vantaggio e subendo tre gol nel finale che troppo hanno premiato i nostri avversari, almeno nelle dimensioni del risultato. Il 4-5-1 disegnato da Ventura forse ha avuto in Vives e Santana i suoi elementi meno brillanti, ma quando devi confrontarti contro Zuniga, Maggio e Berhami e Hamsik che creano, raddoppiano e corrono per tre ognuno di loro, fai fatica a prescindere da come sei messo in campo. La difesa ha, e magari non tutti sarete d’accordo con me, retto meglio di quello che può sembrare, perchè di fatto ha annullato Pandev ed Insigne, subendo solo le iniziative del Matador, al massimo forse con Darmian non troppo sicuro sulla fascia sinistra, e saltato nel terzo e quinto gol avversario, tanto che quando è entrato Masiello (neanche troppo male il suo impatto nella partita) non ci si aspettava che ad uscire fosse invece D’Ambrosio, il capitano infatti svolgeva un onesto lavoro di copertura, che però lo limitava nelle avanscoperte, forse un errore da parte di Ventura. Mentre Cerci cercava al massimo di essere una spina nel fianco della difesa avversaria, nonostante Britos gli avesse inferto una marcatura stretta ed efficace. La mediana di Gazzi e Basha recuperava palloni, ma copriva poco, vedi i gol di Dzemaili, e procurava alcune discrete ripartenze. Una volta tanto le buone notizie arrivano però da chi sta davanti, Barreto, Meggiorini e Jonathas sono andati tutti e tre in rete, tutti e tre hanno lottato, e tutti e tre hanno causato grattacapi a Cannavaro, Gamberini, Britos e Rosati, ma non sono bastati. Bisognava chiudere di più gli spazi dopo il gol del Meggio, invece la squadra è apparsa troppo sfilacciata come successo nel finale di Cagliari e Parma, invece era il caso di prendere esempio dal finale contro la Lazio. Immaturità personali di alcuni nostri giocatori presumo. Eppure è andata così, una partita spettacolare, risoltasi male per noi, eppure per quasi tutto l’arco della gara abbiamo fatto faticare la seconda forza del campionato, gli abbiamo messo paura e per batterci hanno dovuto fare quasi la gara della vita.

Ripartiamo da questi presupposti e non dall’amaro in bocca del risultato e da una certa vis polemica che coinvolge sempre le stesse dinamiche e persone: Bianchi in campo sì o no, Ventura bravo o scarso, società seria o buffonesca…. la salvezza magari arriverà con fatica, ma la si conquisterà se certe disattenzioni saranno anche colmate dall’affetto da rivolgere verso i nostri colori; il calcio và così, e poi abbiamo anche nelle nostre file gli “ex” che possono segnare agli avversari… si spera che la fortuna ci sorriderà prima possibile…

Allora buona Pasqua a tutte e tutti e come sempre FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!!



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