Una vita consacrata al nuoto quella di Michiko, ai WMG per la seconda volta, dopo aver partecipato all’edizione di Sidney nel 2009. Nata sulla riva del mare, iniziò bambina, all’età di sei anni; più tardi tentò la qualificazione alle Olimpiadi, senza successo, e appena maggiorenne abbandonò il nuoto. L’antica passione riemerse verso la fine degli anni ’80, quando intraprese la carriera master. “Eventi come i WMG sono davvero divertenti” dice, “anche qui, durante la cerimonia di apertura, ho visto molta gioia in tutte le persone”.
È arrivata a Torino accompagnata dalla figlia, che la descrive come una persona molto viva, piena di interessi, amante dell’arte, del disegno e della musica. Sfogliando un album di fotografie scopriamo che il marito dell’anziana signora giapponese è Tetsuo Hamuro, oro olimpico nei 200 rana a Berlino nel 1936 e membro dell’International Swimming Hall of Fame dal 1990. Un’immagine scolorita dagli anni lo ritrae diciottenne con la medaglia al collo; altre mostrano la famiglia riunita e alcuni viaggi in Spagna e Germania. C’è persino una foto di Michiko in compagnia del plurimedagliato Kosuke Kitajima, autore di una storica doppietta ai Giochi di Atene 2004 e Pechino 2008, in cui vinse 100 e 200 rana.
Pur senza partecipare alle Olimpiadi, Michiko si è tolta parecchie soddisfazioni, conquistando quattro medaglie d’oro ai Mondiali Master di Riccione nel 2004 e altre tre agli ultimi WMG. Le sue fatiche torinesi non sono terminate, dal momento che venerdì sarà impegnata nei 50 rana. Ma con la sua passione per il nuoto, la sua volontà ferrea e l’appoggio di tutto il Palanuoto sarà poco più che una passeggiata.
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