Son stati proiettati alla stampa tutti i film – quindici – di Torino 33. Non è stato un gran concorso, nessun film decisamente sopra gli altri, ma un pugno di titoli interessanti o molto interessanti sì. Sono, nella mia classifica, quelli che stanno nei primi cinque posti. Le quattro presenze italiane si son rivelate francamente troppe. Se ne salvano un paio. Sabato sera la proclamazione e premiazione dei vincitori al cinema Reposi.
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Coma
1) Coma di Sarah Fattahi (Siria-Libano)
2) Sopladora de Hojas di Alejandro Iglesias (Messico)
3) A Simple Goodbye di Degena Yun (Cina)
4) John From di Joâo Nicolau (Portogallo)
5) Keeper di Guillaume Senez (Belgio-Svizzera-Francia)
6) The Waiting Room di Igor Drljaca (Canada-Bonia-Croazia)
7) Coup de chaud di Raphaël Jacoulot (Francia)
8) La Patota/Paulina di Santiago Mitre (Argentina)
9) Colpa di comunismo di Elsabetta Sgarbi (Italia)
10) Mia madre fa l’attrice di Mario Balsamo (Italia)
11) Lo scambio di Salvo Cuccia (Italia)
12) Idealisten/The Idealist di Christina Rosendahl (Danimarca)
13) God Bless the Child di Robert Machoian e Rodrigo Ojeda-Beck (Usa)
14) Les Loups di Sophie Deraspe
15) I racconti dell’orso di Samuele Sestieri e Olmo Amato (Italia)