Creatività e cucina protagoniste della città del tricolore
Il tema dell’edizione 2015 è in “fermento” e vuole raccontare start up, novità e funambolismi del mondo del cibo
Torna a Reggio Emilia Food Immersion, il festival di cucina creativa che quest’anno si terrà dal 2 al 4 ottobre, il cui leit-motiv è “In Fermento”.
Per raccontare l’innovazione e l’effervescenza che anima il mondo del cibo, in particolare in questo anno di EXPO 2015, il gruppo promotore di Food Immersion La Papilla Brilla sottotitola il suo evento con un pay off che metaforicamente racconta il periodo di trasformazione e cambiamento che pervade tutto il mondo del cibo. In Fermento. “Il fermento è una cosa che viene dal basso – raccontano le Papille Brille- dalla terra, ed è produttivo, florido e fa nascere le cose. Per quanto riguarda il cibo nello specifico c’è un movimento centripeto verso il prendersi cura di sé stessi, una tendenza verso una maggiore consapevolezza del cibo che si mangia e che sempre di più deve fare bene.”
Il festival, patrocinato dal Comune di Reggio Emilia e dall’Arci Comitato Territoriale Reggio Emilia, si svilupperà ai Chiostri di San Pietro, complesso quattrocentesco nel centro storico della città che ospita le più grandi manifestazioni di arte e cultura. Corsi, workshop, mostre, spettacoli musicali, degustazioni, mercati e presentazioni di libri animeranno il ricco programma del festival.
CORSI E WORKSHOP – Si parlerà di foraiging, ovvero della raccolta di erbe spontanee grazie al workshop condotto dal gruppo Wood-ing, start up ideata da Valeria Margherita Mosca, esperta in piante selvatiche e alimurgia. Riccardo Astolfi, autore del famoso blog e libro Pasta Madre, condurrà un corso sulla lievitazione, i grani antichi e i fermentati.
Fermento in cucina significa anche nuovi modi di approcciarsi al cibo: parte della nostra quotidianità è diventata anche la fotografia, semplice e a portata di click tramite i nostri smartphone. Spazio quindi al workshop di “Food styling e Mobile Photography” a cura di Laura La Monaca; mentre per i più tradizionalisti si possono approfondire tecniche ed stile con la blogger Benedetta Marchi, di ritorno a Food Immersion con il suo workshop di food photography per avanzati. Per gli appassionati di scrittura è in programma il corso di food storytelling organizzato da Martina Liverani, direttrice dell’associazione Dispensa Generi Alimentari e Generi Umani.
Dal momento che il fermento della cucina invade anche il mondo degli hobby e dell’handmade, per tutte le amanti del fatto a mano, è stato organizzato un corso con Gaia Segattini, in arte Vendetta Uncinetta, blogger e giornalista per grandi testate nazionali come glamour.it, Style.it, vanityfair.it. nonché autrice di libri per Gribaudo. Per gli amanti del Giappone da non perdere il corso dedicato agli Amigurumi, tecnica giapponese per la realizzazione di oggetti tridimensionali fatti all’uncinetto.
MUSICA – Oltre ai rinomati dj set di Food Immersion dedicati alla contemporanea scena musicale elettronica e non, quest’anno ospite d’onore sarà la trasmissione di Radio Capital, Parole Note. Domenica 4 ottobre salirà sul palco il progetto discografico di Maurizio Rossato che unisce musica, poesia e prosa, in cui gli speaker radiofonici di Radio Capital interpreteranno grandi testi letterali in cui la musica è parte integrante.
MOSTRE – L’associazione La Papilla Brilla quest’anno dedica lo spazio mostre ai taboo alimentari, e coinvolge il gruppo milanese di Taboolata per raccontare i numerosi pregiudizi attorno al cibo. Perchè molte culture sono lattofobiche? Perchè la religione indiana proibisce la carne di mucca? Perchè gli occidentali non mangiano gli insetti? La mostra vuole svelare la storie dei taboo e di come si sono evoluti nel tempo, attraverso un’esposizione di una decina di alimenti “off limits”.
Dedicata invece al live sketching è la mostra curata dal gruppo di illustratori dell’associazione PicNic! di Reggio Emilia, che racconteranno il cibo, lo street food e il fermento in schizzi e illustrazioni, esposti nel corso del weekend all’interno dei Chiostri.
STREET FOOD, DEGUSTAZIONI E CENE – Ampio spazio al tradizionale appuntamento con lo street food, che ospiterà circa quindici truck nella bellissima cornice dei Chiostri di San Pietro, in cui sarà possibile mangiare dalla pizza all’acqua di mare all’american bbq, dai panini farciti made in Trento alla pasticceria americana, dal fish and chips ai taglieri di formaggi. In programma degustazioni guidate dedicate a vino e birre fermentate.
IL MERCATO DEGLI CHEF – Assoluta novità del 2015 – prima esperienza in Italia – è il mercato degli chef o meglio dei loro produttori agroalimentari uniti da un comune fil rouge, rifornire alcune tra le più significative cucine di Reggio Emilia, prima fra tutte quella di Gianni D’amato, chef stellato del Rigoletto di Reggiolo, chiuso a causa del terremoto del 2012. Sarà quindi possibile acquistare salumi, formaggi, latticini, uova, vino, frutta e verdura anche dai fornitori del pizzaiolo Giovanni Mandara (Piccola Piedigrotta), di Marta Scalabrini (Marta di Cucina) e della Cremeria Capolinea.
TALK – Oltre alle presentazioni di libri e nuovi progetti editoriali, l’ Impact Hub di Reggio Emilia organizza una serie di incontri legati alle start up del mondo del cibo. “So-fa-so-good” è il nome del format che ospiterà giovani imprenditori dell’agroalimentare per raccontare in 5 minuti la loro idea imprenditoriale e la loro esperienza.
LA STORIA DI FOOD IMMERSION – DAL 2012 AD OGGI
Food Immersion è un Festival di Cucina Creativa ideato da La Papilla Brilla, un collettivo di ragazze (Maria Giulia Losi, Lucia Catellani, Angelica Cagossi, Valentina Siliprandi, Francesca Campani, Daniela Tiberti) e tanti volontari nato nel 2008 con l’obiettivo di creare a Reggio Emilia momenti di convivialità e creatività legati al cibo.
Il successo della prima edizione del festival nel 2012, realizzata grazie al contributo de I Reggiani Per Esempio e del Parlamento Europeo, è stato consolidato nel 2013 con la seconda Edizione, in collaborazione con l’assessorato ai Progetti speciali del Comune di Reggio Emilia, e decisamente confermato nel 2014, con la terza edizione dedicata alle “Mani In Pasta”. Un bilancio decisamente positivo sotto diversi profili, sia per la presenza di un massiccio pubblico presso i Chiostri di San Pietro, che hanno accolto oltre 5000 visitatori, nelle giornate del 19-20-21 settembre 2014, sia per la qualità del programma e degli ospiti, che per l’organizzazione.
Il festival sta infatti progressivamente crescendo attraverso un format culturale-culinario composto da workshop, incontri editoriali, street food, performance e degustazioni, spettacoli e mercati che propongono prodotti artigianali handmade ed enogastronomici. Dopo “Mani in pasta” nel 2014, il leit-motiv della quarta edizione di Food Immersion è “In Fermento”.
Per ulteriori informazioni: www.foodimmersionfestival.it