Magazine Cucina
“Il paesaggio olivicolo è un patrimonio inestimabile da tutelare – commenta il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi - sia per l'importante contributo che conferisce all'agricoltura italiana con i suoi frutti che per la cultura millenaria che racconta.Da una recente ricerca è emerso che negli ultimi 100 anni oltre 10 milioni di ettari di superficie olivetata sono stati abbandonati: un dato da non sottovalutare, se si considera che l'Italia conta “appena” 30 milioni di ettari olivetati. Per questo motivo dobbiamo mettere in atto e da subito, strategie non solo di tutela ma anche di promozione e valorizzazione per riportare l'attenzione e l'interesse su questa attività. Come? Fornendo ai territori, ai cittadini ed agli olivicoltori tutti gli strumenti che permettano la conservazione ed il miglioramento del paesaggio olivicolo affinché diventi reddito, come strumento di marketing per le aziende e come strumento turistico per le nostre Città dell'Olio".
Un progetto di promozione e valorizzazione di una delle produzioni più importanti della nostra agricoltura, quello fortemente voluto dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio, che è riuscito ad unire gli intenti di 18 regioni olivetate italiane in un unico progetto-contenitore che rappresenta una vetrina importante non solo per la Città dell'Olio che ospita le singole tappe, ma per l'intera regione di appartenenza in quanto tutti i soci di ciascuna saranno presenti all'evento di riferimento.
Le tappe sono diciotto e altrettante saranno le piazze italiane in cui dal 13 ottobre al 22 dicembre si si assaporerà il gusto dell'oro giallo e si parlerà di argentee distese con convegni tecnico scientifici e divulgativi dedicati al paesaggio olivicolo e alla tutela del territorio, degustazioni di olio nuovo in abbinamento ai pani della tradizione e ad altri prodotti dell’eccellenza enogastronomica locale, mostre dedicate alle civiltà dell’olivo, visite ai frantoi, eventi musicali, antichi mercatini, spettacoli di piazza, manifestazioni folcloristiche, corsi di cucina con olio extravergine, coinvolgimento delle scolaresche in percorsi di conoscenza del mondo dell’olio extravergine e premiazioni dei migliori uliveti. In apertura di ogni tappa, la cerimonia istituzionale di passaggio del testimone, consistente nella consegna di una pianta di cultivar tipica della regione ospitante la tappa precedente – da donare a una scuola - e nella firma da parte dell'assessore regionale all'agricoltura della simbolica pergamena disegnata appositamente dall'illustratore Ro Marcenaro con i colori del Mediterraneo, dall'azzurro del Mare Nostrum al verde di quegli oliveti a cui l'edizione 2012 di Girolio d'Italia è interamente dedicata.
La carovana verde toccherà dunque diciotto regioni e altrettante Città dell'Olio, tra cui appunto Otranto e Uggiano La Chiesa in Puglia, Selci nel Lazio, Brisighella in Emilia Romagna, Oliena in Sardegna, Cerreto Sannita in Campania, Arquà Petrarca in Veneto, Seggiano in Toscana, Sestri Levante in Liguria, Vallefiorita in Calabria, Pescara in Abruzzo, Marone in Lombardia, Chiaramonte Gulfi in Sicilia, Matera in Basilicata e Tenno in Trentino.
Quella del 2012 sarà inoltre una edizione all'insegna della tecnologia e dei new media: tutte le tappe saranno seguite da foodblogger e per non perdere nessuno degli eventi collegati al Girolio d'Italia l'Associazione Nazionale Città dell'Olio lancerà l’applicazione per smart-phones che permetterà di scoprire le eccellenze del territorio italiano attraverso olivi secolari, itinerari legati alla rappresentazione dell’olivo e dell’olio nell’arte e nella cultura, ristoranti dell’olio e produttori di eccellenza.
A cura di: Ufficio Stampa Nazionale Girolio d'Italia 2012
www.cittadellolio.it
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