Dal 02.02.2016 al 24.02.2016
Il logo del concorso
Da qualche anno, ormai, la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) promuovono il concorso “Cassini Scientist for a Day”, una gara internazionale, rivolto alle studentesse e agli studenti di scuole medie e superiori. Anche quest’anno, quindi, i piccoli scienziati possono avvicinarsi alla ricerca astronomica studiando tre immagini prodotte dalla famosa missione Cassini, che si trova in orbita attorno a Saturno da tanti anni, dal luglio del 2004.
COSA FARE. Gli studenti tra i 10 e i 18 anni sono invitati a produrre un elaborato di massimo 500 parole (in italiano o per i più arditi in inglese), in cui si spiega quale dei tre obiettivi scientifici otterrà secondo loro i risultati più interessanti e perché.
- Cassini ha scattato questa immagine utilizzando i filtri rosso, blu e verde della sua camera ad angolo stretto (Narrow Angle Camera) il 3 dicembre 2015 alle 19:35:35 (UTC).
- Cassini ha scattato questa immagine di Giove visto da lontano il 23 dicembre 2015
- Teti che passa dietro a Rea ottenuto unendo 27 immagini scattate a 60 secondi di distanza l’una dall’altra. Gli scienziati usano questo espediente perché Cassini non ha una videocamera a bordo
SCADENZA. Potete partecipare (individualmente o in un gruppo, formato al massimo da 4 ragazzi) fino alle 23:59 del 26 febbraio 2016, mandando l’elaborato all’indirizzo email [email protected] (per maggiori informazioni, consultate la pagina del sito relativa al concorso). I vincitori saranno annunciati il 2 maggio 2016 sul sito dell’ESA, ma anche su Media INAF.
COSA SI VINCE. In palio ci sono gadget della missione Cassini, forniti direttamente da NASA ed ESA, e la pubblicazione dei migliori elaborati sui loro siti web. Ci saranno vincitori per ciascun target e per ciascuna delle tre fasce d’età (10–13 anni,14–15 anni e 16–18 anni). I testi verranno sottoposti ad una giuria composta da scienziati del team di Cassini.
Per maggiori dettagli, consultate il regolamento del concorso.
In bocca al lupo!
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf