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Torna la voglia di partecipazione ma internet da sola non basta

Creato il 14 novembre 2011 da Afrodite
Dopo anni e anni di letargo sta tornando la voglia di partecipare. Lo dimostrano le manifestazioni di piazza degli ultimi mesi, ma anche le decine di petizioni online da cui vengono quasi quotidianamente bombardate le nostre caselle di posta elettronica.
Anche i social network ne sono una importante testimonianza: ma quanto è efficace la partecipazione alle "causes" che i nostri amici ci invitano a sottoscrivere?
Di "spreco di partecipazione", per quanto riguarda questo genere di adesione a cause più o meno meritorie sui social network, ha parlato in un'apposita sessione del Forum di Trento Ettore di Cesare di Openpolis (www.openpolis.it).
"Limitarsi a cliccare a favore di questa o quella causa non produce alcun effetto pratico", ha affermato Di Cesare, che ha sottolineato come questo si traduca in un disincentivo alla partecipazione.
Il gruppo di Openpolis (sette persone che ci lavorano a tempo pieno, senza finanziamenti e senza ricavi pubblicitari, contando solo sulle sottoscrizioni volontarie all'associazione) sta costruendo insieme ad Actionaid una piattaforma che sarà messa a disposizione di tutti quei gruppi e comitati che lottano per raggiungere un obiettivo attraverso una pressione "dal basso". Una piattaforma che ha l'ambizione di voler "forzare il dialogo tra cittadini e decisori politici" e che vedrà la luce a metà 2012.
Un esempio già in fase di attuazione è quello che ha raccontato Luca Longhi, ricercatore di Diritto dell'economia all'Università di Napoli e membro del "Laboratorio Napoli: una costituente per i beni comuni". Il Laboratorio collabora con la Giunta De Magistris, all'interno della quale è stato nominato un assessore ad hoc.
"Ma Internet non è l'unico strumento di partecipazione - ha avvertito Longhi - E' importante anche mantenere modalità che non escludano l'oralità tipica della piazza".
Un'esperienza esterna all'Amministrazione comunale e ora in via di superamento proprio per scarsa incisività nei confronti della politica è invece l'Ideario per Cagliari, lanciato all'indomani della vittoria di Massimo Zedda dallo psicologo Marcello Verona.
"L'elezione di Zedda aveva suscitato una partecipazione enorme e volevamo creare qualcosa che aiutasse a non disperdere questa carica positiva", ha spiegato Verona. Tutto è stato giocato sulla velocità, creando un sito dove chiunque potesse postare suggerimenti per la nuova Giunta. Idee che potevano poi essere votate e commentate dagli utenti. L'iniziativa ha avuto successo: in pochi giorni sono state proposte quattrocento idee per la città, in cima alla top ten le piste ciclabili.
"Attenzione a non sopravvalutare gli strumenti", ha avvertito Laura Sartori, ricercatrice di Sociologia presso l'Università di Bologna -. "Occorre anche che i cittadini ne capiscano le potenzialità, altrimenti il rischio è che rimangano inutilizzati".
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