Tornano gli aborti clandestini

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Tra cinque anni non si potrà più abortire perchè i pochi medici non obiettori saranno andati in pensione. E’ la denuncia della Laiga (Libera associazione italiana ginecologi per l’applicazione della 194), segno di un Paese  sempre più difficile per le donne e per l’applicazione dei diritti umani.

Già oggi è impossibile trovare un medico non obiettore in una società che non assicura ad una donna una sessualità libera, a tal punto che stanno istituendo i cimiteri per i feti  e molte donne sono ritornate a praticare la clandestinità. Si stimano 20.000 casi all’anno.

La clandestinità di oggi non la si pratica più con i gambi di prezzemolo e i ferri da maglia, ma online. Ci sono parecchi siti stranieri che vendono a basso prezzo delle pillole che servono per curare la gastrite e l’ulcera e chem se assunte in caso di gravidanza, provocano contrazioni uterine che espellono il feto causando un aborto spontaneo con il 95% di successo, ma è solo uno dei tanti effetti indesiderati molti dei quali fatali per la donna e per abortire bisogna assumerne in forti dosi.

I farmaci più conosciuti si chiamano Cytotec e Misoprox e contengono misoprostolo, sostanza contenuta anche nelle RU486 che provoca contrazioni uterine. Costano solo 14 euro e fino a poco fa in farmacia te li davano senza ricetta. Così, fino a poco tempo fa, tante donne, sopratutto minorenni e extracomunitarie, acquistavano delle pillole che sono letali se utilizzate senza che un medico di fiducia consigli le dosi giuste da inserire in vagina o da prendere per via orale. Capitava che le pazienti che utilizzavano Cytotec lo assumessero in sovradosaggio per liberarsi il prima possibile della gravidanza accusando forti dolori addominali ed emoragie e, una volta ricoverate in ospadale, dichiarassero un aborto spontaneo. Troppi ricoveri per passare inosservati, spesso quando la Ru486 in Italia era proibita, ma accade anche oggi perché l’obiezione di coscienza da parte dei medici/ginecologi è altissima.

Le vittime sono quasi tutte extracomunitarie, fasce più deboli perchè a differenza delle italiane non hanno un medico di base accondiscendente che suggerisce loro le giuste dosi, ma anche minorenni che abortiscono di nascosto perchè hanno bisogno dell’autorizzazione dal tribunale dei minori con il consenso dei genitori per farlo. Il farmaco oggi si può acquistare solo con la ricetta ma è reperibile in internet e nelle metropolitane e tante ancora comprano il farmaco perchè i limiti alla 194 sono troppi.

Il Cytotec permette l’interruzione della gravidanza ad una donna che non può rivolgersi ai consultori. Non può perché i medici dell’Asl sono tutti obiettori e la lista d’attesa infinita o perché spesso è immigrata clandestina. Oppure ha paura di perdere il lavoro. Se resti incinta in italia, automaticamente perdi il lavoro. Se sei extracomunitaria e perdi il lavoro, perdi pure il permesso di soggiorno e devi tornare al paese di origine dove, per di più, dovrai provvedere ad un figlio con la povertà che ti aspetta.

Cytotec è come un moderno gambo di prezzemolo ed è pericolosissimo. Poi ci sono le vere pillole: costano di più e contengono mifepristone. Si trovano nelle farmacie online e le si possono trovare facilmente anche a 30 euro con il nome di MIFEPREX, MIFEPRIN, MIFEGYNE e via dicendo e nel blister contengono una pillola. Poi ci sono i kit di mifepristone+ misoprostolo che dicono sono dannosi perchè farmaci non autorizzati. Non fidatevi di quei siti che vendono farmaci abortivi non autorizzati e che si spacciano per farmacie, una compressa di quelle può essere anche letale, perché spesso si tratta di siti truffa che spacciano altre pillole per pillole abortive.

Su internet si possono trovare anche vari contraccettivi di emergenza come la pillola del giorno dopo a basso costo e quella e dei cinque giorni dopo EllaOne ed Ella che in Italia la potete avere solo con ricetta e test di gravidanza negativo ad una cifra molto più alta solo perchè l’ignoranza cattolica e integralista associa il farmaco ad un metodo abortivo mentre non lo è affatto dal momento che contiene Ulipristal Acetato e ci vogliono 10 giorni per la fecondazione. In internet c’è un "tam tam" di donne che cercano disperatamente quello che il loro Paese non vuole offrire loro: un diritto fondamentale che cercato con disperazione può provocare anche la morte perchè non sai in che mani puoi finire sulla rete dove le truffe impazzano.

E’ femminicidio di Stato che propaga in un Paese dove la vita di una donna è sottovalutata rispetto a quella di un feto grande quanto una moneta da un euro, un Paese che si oppone al diritto di autodeterminazione femminile e alla libera sessualità delle donne, ingabbiandoci all’interno di schemi sociali e ruoli tradizionali come fare la madre anche quando le condizioni non ce lo permettono o quando il figlio non è stato programmato.

Anzichè fuggire nella pericolosa clandestinità delle moderne mammane e ad aborti fai da te, torniamo nelle piazze a protestare per il nostro diritto all’autodeterminazione, alla salute e alla sessualità. La 194 non si tocca e non possiamo più accettare che uomini di potere parlino e legiferino su tematiche che non solo riguardano le donne, ma di mezzo c’è anche la nostra salute.

Mary



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