La foto risale alle ore 16.30 di ieri, martedì 4 novembre 2014
Vi ricorderete il piccolo scandalo dei maiali grufolanti nella monnezza di Boccea nel dicembre del 2013. Fu uno dei nostri (tanti, troppi) scoop che andò poi subito immediatamente in onda su tutte le "emittenti" cartacee, web e televisive nazionali e internazionali. Una famiglia di suini che si rotolava in mezzo alla spazzatura a pochi chilometri in linea d'aria: scandalo!Uno scandalo tale che diede il destro al sindaco e all'amministrazione di far saltare i vertici dell'Ama e di sostituirli per dare finalmente all'azienda municipalizzata per l'ambiente l'imprinting del nuovo corso politico (i precedenti dirigenti erano ancora quelli nominati da Alemanno).
Dopo quasi un anno siamo punto e a capo. Ci sono i cassonetti in mezzo alla strada, c'è la spazzatura in terra e ci sono i maiali che se la mangiano. Per ottime salsicce bio a km0 sui banchi dei nostri farmer's market. Guardate la scena - neppure a Bangalore! - dei motorini sfreccianti che debbono schivare il porcello. E guardate, sullo sfondo, la mamma a piedi con due bambini terrorizzata di passare. Ehggià perché lì, a 50 metri, c'è la fermata dello scuolabus che riconsegna i piccoli ogni giorno: rendiamoci conto. Ma forse Ama inizierà a lavorare in maniera degna e civile quando qualche seria epidemia pervaderà la città e magari qualche bambino morirà ammazzato dopo atroci sofferenze in eurovisione...
Il problema, è del tutto evidente, non sono i maiali di per se. Il problema è che dopo un anno nulla è cambiato. L'Ama "grazie" ai nostri scoop ha sostituito il suo management, è arrivato Daniele Fortini a occupare il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato e la città ha continuato ad essere sempre più sporca, sempre più che mai. Con disagi enormi. La chiusura della storica discarica di Malagrotta ha portato alla trasformazione di tutta la città in una immensa Malagrotta: la spazzatura non viene ritirata, molto semplicemente. Siamo ancora al "non è di mia competenza" per cui, poi, quando viene ritirata succede che si svuoti il cassonetto ma si lasci lì tutta la spazzatura che ne è al di fuori. Questo in tutta la città, tutta. Le foto che quotidianamente pubblichiamo sul nostro profilo Facebook fanno semplicemente impressione. E il sindaco aveva promesso che la città sarebbe stata pulita entro fine luglio 2014, siamo a novembre!
Mancano solo, come dicevamo, le epidemie e il quadro sarà completo. Forse solo allora l'assessore all'ambiente e i vertici di Ama si decideranno a rassegnare le loro dimissioni irrevocabili e si andranno a nascondere come sarebbe normale in qualsiasi paese civile ed evoluto. Nulla si è fatto sui temi caldi che affliggono la città. Il porta a porta spinto è un sogno, quando arriva la differenziata aumentano i cassonetti (sì, perché nel 2014 Roma, unica città al mondo, ha i cassonetti signori!) invece di diminuire. Nulla si fa per contrastare l'abitudine - che infatti cresce a dismisura - di utilizzare il suolo pubblico per sversamenti abusivi di mobili, elettrodomestici, rifiuti ingombranti: i cittadini si sentono impuniti perché sanno che hanno a che spartire con un'azienda debole, incapace di un serio enforcement sulle regole. Non se ne parla di pulire le foglie cadute e così, complici anche le caditoie otturate, a partire da oggi la città verrà messa in ginocchio a causa di una semplice pioggia autunnale. E che dire dei rovistatori? Nulla è stato messo in campo per limitare un fenomeno clamoroso: la vera differenziata la fanno cittadini camminanti che si aggirano con passeggini usati non per trasportare bambini, ma per la logistica dell'immondizia che poi viene portata nei campi e, a seconda dei casi, bruciata nell'ambito della nostrale Terra dei Fuochi per ricavare metalli o rivenduta nei mille mercatini dell'immondizia e del rubato che, grazie anche all'efficienza di Ama, sono nati in città. Lo spazzamento delle strade è ridicolo e continuerà ad esserlo per il futuro visto che nulla è previsto anche qui: niente giorno settimanale di divieto di sosta per pulire a fondo, niente nuovi mezzi, niente di niente. Le strade, se va bene, vengono pulite una volta ogni due settimane e si vive, costantemente, nell'immondizia. A tal punto che il grosso della cittadinanza si è abituata a questo, ed è forse la cosa più amara e triste.
Il tutto in cambio di tasse per i rifiuti spaventose, in grado di mettere in crisi i bilanci delle famiglie. Un quadro dell'orrore rispetto al quale i maiali che si mangiano la monnezza come trent'anni fa negli slum di Mumbai sono solo folklore.