Seconda giornata di gare del grande torneo AtlantideZine “Best of 1994 – XXth Anniversary” Tournament! Potrete assistere allo svolgimento delle gare sul nostro minisito dedicato al torneo, sulla nostra pagina facebook e seguendo il nostro profilo twitter. Non dimenticate che a decidere quale album accederà al prossimo turno sarete voi, lettori di AtlantideZine, votando per i vostri album preferiti. Per farlo, indicate le vostre scelte nei sondaggi presenti sul minisito, condividete le nostre immagini su facebook e retwittate i nostri messaggi su twitter. Alla fine della settimana i nostri potentissimi sistemi di calcolo, grazie ad un sofisticatissimo algoritmo sviluppato per l’occasione (…), ci forniranno il risultato aggregato delle vostre votazioni, determinando così i vincitori di ogni singolo match.
La seconda giornata prevede lo svolgimento di quattro partite, tutte relative al regional West. Ecco una breve presentazione degli incontri in programma.
Alle ore 11, a Seattle, WA, la testa di serie numero 1, Vitalogy (Pearl Jam), affronterà la numero 8, Riportando Tutto A Casa (Modena City Ramblers).
#1 Pearl Jam – Vitalogy. Vitalogy è una corazzata: squadra completa in ogni reparto, è capace di giocare in velocità (Spin the Black Circle, Whipping), mid-tempo (Better Man, Corduroy) e persino ai ritmi lenti (Nothing Man). Anche gli ultimi pezzi della panchina (Bugs) portano un sostanzioso contributo. Hey Foxymophandlemama, That’s Me potrebbe trovare spazio nel garbage time.
Statistiche stagionali: #1 US Billboard Top200; #4 UK Charts; #16 Italian Charts; 5x US platinum.
#8 Modena City Ramblers – Riportando Tutto A Casa. Riportando Tutto A Casa affronta il torneo con l’entusiasmo dei debuttanti e allegria militante combat-folk, puntando tutto su ballate irlandesi e giovialità emiliana. Quarant’anni esalta da anni il pubblico delle manifestazioni outdoor, mentre Bella Ciao è ospite fisso all’All-Star Game annuale del Primo Maggio. Può solo sperare sulla simpatia e sul supporto del pubblico di casa.
Statistiche stagionali: non disponibili.
Alle 13, a Berkeley, CA, la testa di serie numero 2, Unplugged in New York (Nirvana), scenderà in campo contro la numero 7, Dookie (Green Day).
#2 Nirvana – Unplugged in New York. Certo, ci sono veterani di talento nobilitati dal gioco di chitarre acustiche e spazzole (Polly, Pennyroyal Tea, All Apologies), ma il vero asso nella manica di Unplugged in New York sono i transfer da altri college (Where Did You Sleep Last Night, The Man Who Sold The World, Jesus Doesn’t Want Me For A Sunbeam). Poteva essere la solita banale squadretta unplugged, ma il carisma di coach Cobain l’ha resa un gruppo memorabile.
Statistiche stagionali: #1 US Billboard; #1 UK Charts; 5x US platinum; 2x UK platinum; 2x UE platinum.
#7 Green Day – Dookie. Parte di un classe di giovanissimi punk rocker cresciuti con fondamentali pop, Dookie è stata una delle sorprese dell’anno, anche se in molti l’anno accusata di essere una squadra costruita a tavolino per vincere facile. Le melodiche trame di gioco del duo Basket Case/When I Come Around e l’irriverenza giovanile di Pulling Teeth trascinano tutto il resto della squadra.
Statistiche stagionali: #2 US Billboard Top200; #13 UK Charts; 10M di copie vendute.
Alle 15,30, a Stockton, CA, la testa di serie numero 3, Ill Communication (Beastie Boys), sfiderà la numero 6, Mellow Gold (Beck).
#3 Pavement – Crooked Rain, Crooked Rain. Il gruppo di freshmen di Slanted & Enchanted aveva messo Pavement sulla mappa delle grandi squadre, ma la vera consacrazione potrebbe arrivare con la scintillante classe di sophomore Crooked Rain, Crooked Rain. Il coach plenipotenziario Stephen Malkmus getta in campo un gruppo che segue disciplinatamente la sua famosa canticchiata, pur senza rinunciare ad una attitudine scazzata genuinamente anni ’90.
Statistiche stagionali: #121 US Billboard Top200; #15 UK Charts; Allmusic 5/5; #8 Pitchfork 1990s Top100.
#6 Weezer – Weezer. Weezer, vestito nella sua iconica casacca azzurra (da cui deriva il nickname di Blue Album) è uno squadrone pop tra i più influenti di tutti gli Anni ’90, plasmato dalla mente eccellente di Rivers Cuomo. Il gioco raffinato della stella Buddy Holly ha avuto un impatto così forte da travalicare i confini del gioco, arrivando ad avere un video di highlight esposto al MOMA di New York, ma l’eccellente terzetto Undone, Say It Ain’t So, Only In Dreams, pur con meno riconoscimenti extra-cestistici, completa alla grande questa line-up adi debuttanti.
Statistiche stagionali: #16 US Billboard Top200; #23 UK Charts; Allmusic 5/5; #26 Pitchfork 1990s Top100.
Alle 18, a Seattle, WA, la testa di serie numero 4, Jar Of Flies (Alice In Chains), darà vita al derby della Emerald City con la numero 5, Live Through This (Hole).
#4 Alice In Chains – Jar Of Flies. Jar Of Flies è una squadra cortissima in formato EP, e il duo tecnico Layne Staley/Jerry Cantrell ha deciso di fare di necessità virtù, ovviando alle rotazioni limitate della sua squadra infondendole una carica emotiva acustica di rara cupezza. Sono quelli che giocano il basket più oscuro in tutta la Western Grunge Conference, guidati da Nutshell, Don’t Follow e I Stay Away.
Statistiche stagionali: #1 US Billboard Top200; #4 UK Charts; 3x US platinum; Allmusic 4.5/5.
#5 Hole – Live Through This. Si è sempre sospettato che dietro gli schemi di Live Through This ci fosse lo zampino di coach Cobain, santone della grunge motion offense e celebre marito dell’allenatrice Courtney Love. Sospetto non infondato, se consideriamo l’eccellente armonicità del songwriting di questo roster profondo, completo e tecnico in tutti i reparti. Violet, Doll Parts e Rockstar non solo eseguono gli schemi alla perfezione, ma li mettono in pratica partita dopo partita, con grinta spettacolare.
Statistiche stagionali: #52 US Billboard Top200; #13 UK Charts; 1x US platinum; Allmusic 4/5.