Toro, al posto di Quagliarella potrebbe tornare Immobile

Le recenti polemiche sulla mancata esultanza di Quagliarella dopo il rigore contro il Napoli hanno già causato una frattura tra giocatore e tifoseria. Se si riuscirà a ricomporre, è presto per dirlo. Nel rischio di perdere l’attaccante, il Torino si sta muovendo per riportare nel capoluogo un grande ex, Ciro Immobile.

L’ex Primavera della Juventus non ha più trovato con continuità la via del gol senza la maglia granata addosso. Passato al Borussia Dortmund, da quest’estate è in prestito al Siviglia, dove è sempre più chiaramente una riserva. Trattare con i grandi del calcio è sempre complicato per chi grande non è, ma una speranza per i granata c’è.

Infatti il Torino ha ceduto Immobile al Borussia nell’estate 2014 per 19,4 milioni. A sua volta, i gialloneri lo hanno girato in prestito l’estate scorsa al Siviglia, con obbligo di riscatto a 11 milioni dopo 5 presenze, maturate già a settembre. Dunque il Siviglia è obbligato a pagare fior di quattrini per una riserva e il Borussia deve ancora versare al Toro l’ultima rata del trasferimento estivo, circa 5,9 milioni, a vuoto, senza possedere il giocatore. Una situazione che lascia tutti scontenti, con il ds Petrachi che potrebbe approfittarne.

La strategia è quella di un prestito con opzione di riscatto fissata a 6 milioni, gli stessi che il Toro deve ancora incassare dal Borussia. Un’operazione di fatto a costo zero in stile Galliani, che eviterebbe al Siviglia una clamorosa minusvalenza. Il problema sarebbe l’ingaggio, attualmente 2 milioni a stagione (2.5 con i vari bonus). I granata hanno molta concorrenza per riportare in Italia Ciro, ragion per cui è essenziale una strategia decisa e rapidità sul mercato.

Il giocatore ha già chiesto la cessione al Siviglia, vuole più visibilità per andare in Francia a giocarsi l’Europeo di giugno. Molti si sono fatti avanti, tra cui Sampdoria e Sassuolo (come ammesso dal procuratore Moggi), ma il Toro ha un vantaggio strategico.