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Torre Annunziata: pesce infetto, 6 arresti. Oltre 25 tonnellate di prodotto sequestrate

Creato il 21 novembre 2011 da Yourpluscommunication

di Giuseppe Parente

Torre Annunziata: pesce infetto, 6 arresti. Oltre 25 tonnellate di prodotto sequestrate
Nello scorso fine settimana, i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata insieme al Nucleo Anti sofisticazione, al Nucleo subacquei e alle unità dell’Asl, hanno sequestrato oltre 25 tonnellate di datteri di mare, molluschi e varie tipologie di pescato, per un valore commerciale di circa 150 mila euro.

I campioni di prodotto sequestrato, sono stati immediatamente analizzati dall’istituto zoo profilattico di Portici e il risultato degli esami effettuati, parla chiaro: eccessiva presenza del batterio «Escherichia Coli» (batterio considerato indice di contaminazione fecale dell’acqua e degli alimenti che può provocare dissenteria e patologie come la colite emorragica e la sindrome emolitica, particolarmente pericolosa nei soggetti più deboli come gli anziani, i bambini e le donne in dolce attesa, ha possibili conseguenze più gravi, come l’insufficienza renale acuta).

La maggior parte del pesce sequestrato, in pessimo stato di conservazione, era tenuto in un deposito di “Onda azzurra srl”(azienda di prodotti ittici) ed in 8 esercizi commerciali legati ad essa. Esercizi che avevano, di fatto, il monopolio del commercio ittico nella città di Torre Annunziata, a cui sono stati posti i sigilli.

Sei le persone arrestate: il gestore della “Onda Azzurra” Giovanni Guarro, i suoi fratelli Domenico e Pasquale , Arcangelo D’Ambrosio, legale responsabile ed amministratore unico della società, ed infine due degli addetti alla vendite, Luigi Pagano e Pasquale Guarro.

Contestualmente agli arresti, sono stati inoltre sequestrati un deposito di “datteri marini” ed un peschereccio abusivo, per un valore commerciale di oltre mezzo milione di euro.

Il peschereccio, dalle prime indiscrezioni raccolte, sarebbe stato utilizzato per effettuare la pesca clandestina dei datteri e per scongelare in mare, all’interno dei barili, molluschi, crostacei e pesce di ogni genere e qualità allo scopo di presentarlo in commercio come pesce fresco e non come pesce congelato, incuranti del grave rischio sanitario che provoca una procedura del genere.

Antonio Gallozzi, del direttivo di Lega ambiente Campania, contento per la brillante operazione portata a termine dai carabinieri di Torre Annunziata, lancia un invito per i consumatori, ai quali raccomanda di diffidare dei prodotti venduti in esercizi non autorizzati«perché siamo di fronte, ancora una volta ad un affare criminale, (quello della mafia ittica), più sporco dell’acqua inquinata dove immergevano i pesci surgelati diventati freschi per magia».

«Nelle prossime settimane in vista del Santo Natale, spunteranno come funghi, – ha continuato Gallozzi – rivendite abusive dove faranno bella mostra di sé, spigole e orate scongelate in acqua torbida, mitili, cozze e calamari decorati con spicchi di limoni di Amalfi, ma immersi in acqua di mare raccolta in zone dove è vietata la balneazione».

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