Torrisi ad Agazzi: malavita e immigrazione, due problemi diversiz

Creato il 09 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Credo di concordare, rispetto al lungo, articolato…… sconnesso intervento sul tema sicurezza (un tema che tout court ha fatto sempre presa “inquantotale” sulla massaia, sul pensionato, sul…. “bardellosportista”, così come quello del “pericolo comunista” e del “brutodisantamaria”) sulla sola conclusione: Creare una Commissione Consiliare che approfondisca, inquadri in modo non da “chiacchericcio” la situazione.
Ovviamente la Commissione eviterà di fare commistione, con impropri legami ad esempio tra Malavita organizzata ed Immigrazione e Società multietnica così come ha indotto nel suo…… ” pamphlet” il Consigliere già Candidato Sindaco del “centro destra”.
Si, perchè sapientemente quanto perversamente questo è stato fatto, giustapponendo i due problemi e quindi, suscitando nel lettore (magari non proprio….”attrezzato”) una conclusione di causa/effetto.
“Malavita organizzata” (anche in Lombardia) è un problemaccio tutto italico, con infiltrazioni pesantissime ormai a livello di pubbliche istituzioni, amministrazioni locali, partiti politici (e alcuni ci si sono dedicati con…. particolare predilezione!!!) . Problemaccio che prima è stato denegato anche da cariche istituzionali di primo livello, poi colpevolmente sottovalutato fino a quando è emerso in tutta la sua drammatica pesantezza. Problemaccio che nulla ha a che vedere (almeno alla radice, alle cause fondanti) con la …”massiccia presenza di stranieri” (a meno che, con questo termine non ci si riferisca anche ai …..”terroni”!!!).
Immigrazione dal “terzo mondo” è un problema europeo, di tutt’altra natura e quindi, in quanto tale, da affrontare con altri mezzi che non siano la pura criminalizzazione e repressione!
Io, laico, resto sempre esterrefatto toccando con mano come certi temi, che implicano valori come la solidarietà, l’accoglenza, l’amore ed il rispetto per i propri simili, vengano affrontati proprio da (magari autorevoli) personaggi, che fanno dell’appartenenza alla cultura cristiano/cattolica una propria scelta qualificante, vengano affrontati dicevo, con tutt’altro taglio, che pare proprio prescindere da quegli stessi valori!
Certo, è vero che poi la “malavita organizzata”, per la sua “manovalanza” pesca tra i senza lavoro cronici, i marginalizzati dalla società, e quindi ( continuando nella scellerata scelta di ghettizzarli, di non integrarli, di rinchiuderli/confinarli) anche gli immigrati, magari calndestini, magari usati quando servivano per i lavori stagionali e poi abbandonati senza tutela alcuna.
Ecco perchè sono d’accordo solo sulla conclusione: affrontiamo il problema (anzi, pardon, i due problemi) in modo qualificato, partecipato, facendo conoscere ai cittadini quali sono i dati di fatto e come si intende intervenire da parte dell’Ente Pubblico territoriale.
Cordialmente Francesco Torrisi

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