Torróne
Dallo spagnolo turrón, derivato di turrar ‘arrostire’, forse dal latino torrère ‘far diventare secco’.
Sostantivo maschile.
Dolce glutinoso duro o morbido a base di zucchero, miele, bianco d’uovo, mandorle tostate, pistacchi o nocciole, confezionato per lo più a stecche; è caratteristico del periodo natalizio.
Una (parola) giapponese a Roma
Knesset ['knesset]
Voce francese, dall’ebraico keneset, propriamente ‘riunione, assemblea’.
Sostantivo femminile invariabile.
(politica) Il parlamento dello stato di Israele.
Ci scrive Cristina Marsi.
— Curiosità: a Trieste, almeno nel dialetto di una volta, e nell’area istro-veneta – e anche, immagino, in quella veneta – la "creanza" (o creansa) è anche l’ultima porzione/boccone che resta in un piatto da portata. Appunto per i precetti della buona educazione che impongono di non divorare tutto come se non si toccasse cibo da anni.
Quando resta qualcosa in un piatto da portata la padrona di casa chiede scherzosamente "E quel? Te ga lassà la creansa?" —
RAI 1: Marzullo chiede a Filippo Scicchitano, stella nascente del cinema italiano, ex studente di liceo classico, il suo sogno ricorrente: "sogno di essere coinvolto a una rapina".
Roberto Vittorioso ci dice una cosa brutta.