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«Torta alle mandorle» del tempo dei nonni, alla maniera di Petronilla

Da Patiba @patiba1
2 carolina tè (5)

 Eccovi, oggi, la ricetta di una certa torta ch’è di poca spesa; che è lesta a fare; che sempre riesce; che, se fabbricata in casa e con autentico burro, vale assai più di ogni sua sorella di pasticceria; che porta i due nomi (ed entrambi appropriati) di «torta di mandorle» e di «torta di qualità»; ch’era nota e stranota in ogni vecchia famiglia dell’800, ma che però viene sempre accolta con grande entusiasmo anche in ogni modernissima famiglia del ’900 ; ch’è adatta sia a ricevimenti, che a pranzetti ed a pranzoni; che, pur essendo… vecchia, per parecchi giorni si mantiene giovane e fresca; ma che… Ma che, però, sarà molto prudente ammannire soltanto se in famiglia tutti i denti sono saldi, e tutti gli stomachi sani. Se dunque volete, e se anche potete…
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Pesate 2 etti di mandorle dolci; mettetele in una scodella; copritele d’acqua calda; dopo pochi minuti sbucciatele; passatele, con una noce di burro, in un tegame di ferro o di alluminio; ponetele a fuoco; muovetele e rimuovetele di continuo fino a che non le vedrete tutte qua e là leggermente bruciacchiate, cioè tostate. Pesate 2 etti di zucchero. Possedete un mortaio, come dovrebbe possederlo ogni cucina… rispettabile? Pestateci allora, un po’ alla volta, e insieme, mandorle e zucchero che così si imbeverà dell’olio che le mandorle andranno perdendo.

Non possedete mortaio? Ricordando, allora, come a tutto possa riuscire una donna, purché abbia voglia, tempo e pazienza… sul piano della tavola, e con una bottiglia da vino, schiacciate le mandorle dopo averle abbondantemente cosparse di zucchero. Setacciate per setaccio a grosse maglie. Di nuovo pestate nel mortaio, o schiacciate sul tavolo, i pezzetti delle mandorle che, essendo rimasti un po’ grossi, non avranno attraversato le maglie del setaccio.

Raccogliete, in una insalatiera, tutta la polvere setacciata. Unite 3 etti di farina bianca e 2 di burro appena liquefatto. Mescolate e rimescolate, impastando per bene il tutto. Tappezzate una tortiera con un largo foglio di carta bianca. Versatevi l’impasto; e, schiacciandolo con le nocche, stendetelo in uno strato ugualmente alto. Togliete, con le forbici, la carta in eccesso. Infornate in forno caldo (meglio) o cucinate con brage sotto e brage sul coperchio (attente a non farle mancare) e quando odore e colore vi diranno che la torta è cotta, toglietela prima dalla tortiera, poi dalla carta; e…
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E, se sani e saldi saranno stomachi e denti, constaterete quanto sia squisita la croccante e vecchia torta che si fa con le mandorle dolci.

Petronilla, chi era?

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»

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