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Torta di pan grattato, amaretti e cioccolata: odio il cambio di stagione!
Da Andantecongusto @AndantecongustoVorrei riuscire a postare ricette ispirate dal sole, dai colori, dalla leggerezza che chiama l'estate.
Ma se questa è una primavera, io sono quella figa di Gisele Bunchen!
Ieri ho finito il cambio di stagione.
Alle 19.00 ero piegata come l'Arc de Triomphe e fuori si stava scatenando un diluvio con tutti crismi. Roba che mi sarei messa a piangere.
Ho cercato di trovare almeno un lato positivo a questa operazione allucinante che va compiuta due volte l'anno ma ne ho trovato uno solo, e neanche quello è poi tanto positivo: trovarsi tra le mani quel delizioso vestitino di cui ti eri completamente dimenticata, che ti sei comprata alla fine della fine dei saldi, quindi anche alla fine dell'estate, e che hai indossato praticamente una volta sola e gioire all'idea che potrai metterlo presto.
Se solo ti entrasse.
Si, perché tra un cambio di stagione e l'altro cambiano anche molte prospettive, la prima delle quali è quella del tuo giro vita/fianchi, il quale nel frattempo ha avuto un moto di orgoglio ed ha deciso che le donne di Rubens gli piacciono assai e che tu devi per forza assomigliare ad una di loro.
Se il cambio di stagione mi terrorizza e mi distrugge c'è una ragione molto semplice.
Io abito nella casa dei Puffi.
69 mq di superficie abitabile, compreso locale accessorio.
Il tale spazio viviamo in 3: un uomo viaggiatore, un'adolescente con tripudio di feromoni ed una donna cronicamente disordinata.
Ovviamente pensare di avere un armadio quattro stagioni in cui infilare tutto il necessario a coprire i tre personaggi di cui sopra, è un sogno impossibile.
Nella mia cameretta mansardata, che fa tanto Mimì di Bohème, ho una minuscola cabina armadio dove posso permettermi di sistemare solo il necessario per una stagione.
E il resto direte voi?
Il resto è inscatolato, invaligiato, imbustato e sottovuotato. E per ultimo, soppalcato!
Cosi, come direbbe Verdone dei tempi migliori, e pija 'a scatola, e scendi 'a scatola, e svuota 'a scatola, e riempie 'a scatola e risali 'a scatola....io la farei volà dal balcone 'sta scatola!
Alla fine dei giochi, avresti bisogno di una vacanza.
Poi guardi il comodino dove hai appoggiato i 10 euro trovati nella tasca della giacca di cotone e ti viene da ridere.
Forse è meglio che controlli tutte le tasche!
Per questa ricetta favolosa, devo ringraziare Mariabianca ed il suo blog su cui puntualmente arrivano ricette che mi stendono!
Se pensate che sia il solito dolce di pane, vi sbagliate alla grande.
La ricetta pare sia molto antica e lei l'ha recuperata da una rivista dei primi anni '90 ma da oggi è una di quelle ricette che tirerò fuori quando voglio sorprendere.
Non c'è farina, non c'è burro. La parte grassa è sostituita da panna fresca che conferisce umidità e morbidezza al dolce.
Poi c'è l'amaretto che io amo, sposato con la cioccolata fondente ed un tutto dalla consistenza morbida e a tratti croccante (se farete come me, lasciando alcune briciole di pane un po' più grandi).
Vi invito a provarla.
Aiuterà lo smaltimento del vostro pane secco e la preparerete in 10 minuti di numero. Ma durerà meno di 10 minuti!
Ingredienti per uno stampo da 20 cm di diametro.
200 gr di pangrattato
200 gr di amaretti sbriciolati
200 gr di zucchero
250 gr di panna da cucina fresca
100 gr di cioccolato fondente tritato grossolanamente
3 uova (tuorli e albumi separati)
una bustina di lievito per dolci
un cucchiaino di estratto di vaniglia
zucchero a velo per finire
Mettete la panna in una ciotola, aggiungete lo zucchero e mescolate con un cucchiaio.
Aggiungete uno alla volta, i tre tuorli e mescolate con una frusta per amalgamare bene.
Aggiungere il pangrattato, gli amaretti sbriciolati, il cucchiaino di essenza di vaniglia ed il lievito setacciato. Mescolate con cura con un cucchiaio.
Montate gli albumi a neve e poi con estrema delicatezza uniteli al composto, mescolando sempre dal basso verso l'alto, utilizzando una spatola di gomma.
Per ultimo aggiungete il cioccolato e date un'ultima mescolata.
Versate in una teglia imburrata e coperta da carta da forno e cuocete a 180° per c.ca 40 minuti. Fate sempre la prova stecchino.
Lasciate raffreddare, cospargete abbondantemente con zucchero a velo quindi servite. Meravigliosa accompagnata da crema inglese o al mascarpone!
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