In questo mese “l’ospitalità” è stato il filo conduttore e tema principale di molte situazioni, tutte davvero speciali.
Se si tratta di ricevere, la porta della mia casa è sempre aperta agli amici e ai nuovi ospiti; è per questo che ho realizzato un piccolo progetto che credevo non fosse possibile: l’home restaurant.
Questa è la prima grande novità, di cosa si tratta? Una nuova forma di ristorazione dentro la propria casa, per partecipare è sufficiente prenotarsi attraverso il sito della community Gnammo.com, inserire la località e sfogliare le differenti proposte e relativi menù. Non è possibile fare una ricerca per individuare lo chef che promuove il suo evento, spero che in futuro sia attiva anche questa funzione per facilitare la ricerca.
La prima esperienza è stata davvero soddisfacente: quattro gnammers (ospiti) molto simpatici hanno vivacizzato il pranzo della domenica, perchè lo scopo di questa iniziativa è fondamentalmente socializzare!
Ho proposto un menù “di terra” della tradizione sarda e insieme agli altri commensali abbiamo condiviso cibo e molta allegria :D :D è un’esperienza che consiglio, sia come chef sia come gnammer.
Ma la sorpresa nella sorpresa è stata quella di ospitare una food blogger: Melassa di aperto per cena, una persona molto gentile e delicata nei modi e nei lineamenti. Abbiamo trascorso insieme anche il pomeriggio e quando è arrivato il momento di congedarsi, devo ammettere che mi dispiaceva privarmi della loro compagnia e, visto l’esito più che positivo, ho subito messo in calendario il prossimo evento, una cena con menù di pesce, sempre del mio territorio.
Un’altro evento a cui ho partecipato come ospite di Francesca del blog ostriche, è stato quello per la presentazione del suo libro “piatti senza frontiere”. Anche in quell’occasione le sorprese non sono mancate! La vitalità con cui Francesca ha raccontato alcuni aneddoti, che precedono le ricette stampate, mi ha molto divertita e la meraviglia di essere citata nel libro, con la ricetta che le avevo dedicato, è stato un regalo inaspettato. Potrebbe finire così? Nooooo, perchè ho conosciuto anche Monica di cakegardenproject!! Il mio mito!!! :)
Ci sono ospiti e ospiti, come i tre personaggi della divertente commedia che ho visto a teatro, una storia pungente dal sapore dolce-amaro sul tema dell’amore. Chi lo cerca, chi lo fugge e chi lo deprezza ironicamente, i protagonisti vivono comunque questo sentimento come la più gravosa delle loro occupazioni. “Ospiti” in qualche modo mette in luce anche un sintomo che colpisce le donne: lo stalking che sfocia in violenza.
Se arriva un ospite improvviso cosa gli cucini? :)
torta di verdure e Provolone del Monaco DOP
occorrente per una tortiera da 26 cm:
sfoglia friabile
15 peperoncini verdi dolci
4 cucchiai di pane raffermo grattugiato
250 gr di cicorietta di campo
2 uova fresche
3 cucchiai di Provolone del Monaco DOP grattato
sale, pepe al mulinello
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di olio extravergine d’0liva
fiocchi di sale al peperoncino Falksalt
- pulisco i peperoni e li metto in padella con l’olio, a fiamma bassa lascio ammorbidire per dieci minuti e a fine cottura aggiungo il pepe e li verso in una ciotola; per tutte le preparazioni utilizzo sempre la stessa padella che ha il pregio del manico che si svita, per utilizzarla anche in forno
- dopo aver pulito la cicoria e lessato al dente la cicoria, la metto a scolare dall’acqua di cottura e la insaporisco con un pizzico di peperoncino
- batto le uova con il formaggio e aggiungo la verdura, mescolo e lascio riposare per dieci minuti
- verso il pane grattato e l’aglio nella padella, lascio scaldare a fiamma bassa fino a quando il pane prenderà colore, sempre mescolando per non farlo tostare troppo, elimino l’aglio e verso tutto in una ciotola
- lascio raffreddare per bene la padella e ci stendo la sfoglia, verso il pane tostato, la verdura con l’uovo e il provolone, sigillo i bordi e inforno a 180° per venti minuti.
Un accorgimento che risulta utile per estrarre la torta è quello di sistemare a croce, all’interno della padella, delle strisce di carta da forno (ne ero sprovvista e ho dovuto usare l’alluminio), quando la torta sarà cotta basterà sollevare la carta da forno e sistemarla nel piatto, completare con una generosa manciata di fiocchi di sale al peperoncino.