Per fare i tortelli mantovani, bisogna per forza essere nativi dell'area geografica in questione o basta averne mangiati una certa quantità? Perché se vale la seconda, io di questi ho mangiati veramente moltissimi! Praticamente nei tanti anni vissuti in territorio emiliano, ogni qualvolta imbattevo in un ristorante, trattoria, osteria o affini, supermercati compresi, i tortelli di zucca erano sempre la mia prima opzione. Rigorosamente conditi con burro, salvia e parmigiano non ho mai pensato che potesse esistere qualcosa di più buono. Credo di aver provato tutte le varianti possibili, con vari tipi di mostarda, senza mostarda, con o senza amaretti, più dolci, meno dolci, con la pasta più spessa, con quella più sottile, con la sola zucca e chissà che altro che non ricordo. Bastava spostarsi anche solo di poco per trovare una versione tutta nuova dei mitici tortelli di zucca! Ma i miei preferiti erano e restano quelli mantovani, con la mostarda e gli amaretti. Ho sempre qualche remora a farli assaggiare qui, fuori dalla loro giurisdizione, un piatto che per me è assolutamente normale, noto invece che sorprende parecchio chi è nuovo a quest'esperienza. Ma come dico sempre, se siete mossi da curiosità, fossi in voi li proverei, poi però, se vi piaceranno tanto quanto son piaciuti a me la prima volta, declino ogni responsabilità per le conseguenze.E per rispondere alla domanda che mi viene rivolta quando propongo il piatto: “ma la mostarda si sente? ” Rispondo: No, non si sente, ma se non la mettete si sente che non c'è ;-) Vi ho convinto? Mah...Ora che si avvicinano le feste, mi sembra proprio il momento giusto per proporvi questa delizia, è pur sempre un piatto della tradizione, anche se non proprio veneto! avrete il tempo di provarlo caso mai vogliate inserirlo nel vostro menù. Io ci provo da anni ma ancora non sono riuscita nell'opera di persuasione! Forse a voi andrà meglio, d'altra parte non dico mica di cambiare le tradizioni, per carità! Il risotto con i fegatini di mia mamma, che fu prima della nonna e prima ancora chissà, forse anche della bisnonna non rischierà di essere adombrato! ma un bis di primi per esempio? Anche i vegetariani hanno uno stomaco da riempire a Natale :-)
Tortelli di zucca mantovaniIngredienti per 4 persone
per la pasta3 uova300 gr di farinaun pizzico di sale
per il ripienopolpa di zucca: 300 gr (meglio mantovana)amaretti: 40 grmostarda mantovana tritata (di mele o pere): 1 cucchiaioparmigiano: 60 grpane grattugiato: 2/3 cucchiainoce moscata: qbsale: qb
per il condimentoburro fusosalviaparmigiano
Lavate bene una zucca con la buccia (meglio quella mantovana, di circa 800 gr) tagliatela a fette ed infornatela a 180°C finchè sarà morbida. Poi eliminate la buccia e passatela al passaverdure. Aggiungete gli amaretti ridotti in polvere, il parmigiano, la mostarda tritata finemente, il sale, la noce moscata e il pane grattugiato necessario ad ottenere un impasto abbastanza sodo (attenzione a non esagerare).Lasciare riposare il ripieno (anche una notte se avete tempo, sarà più buono!)Il giorno dopo impastare bene l farina con le uova e un pizzico di sale. Tirare la sfoglia sottile, ricavare dei rettangoli lunghi. Porre al centro un cucchiaino di ripieno, ripiegare la sfoglia e sigillare bene i tortelli eliminando tutta l'aria. Tagliare i tortelli con una rotella dentata. Cuocerli per circa 7 minuti in acqua bollente salata (il tempo dipende dallo spessore della pasta). Scolarli e condirli con burro fuso e parmigiano. Servire subito.
Alcune annotazioni: se la zucca risultasse troppo acquosa, chiuderla in un telo a perdere l'acqua in eccesso, ma se la cuocete in forno non sarà necessario. Se non vi piacciono i tortelli troppo dolci, riducete a 25/30 gr la quantità di amaretti. Volendo si possono condire anche con pomodoro. Si possono congelare. In questo caso per cuocerli tuffarli congelati in acqua bollente salata.