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Una margherita inizia con l'essere il fiore del passatempo e del destino, con il suo m'ama o non m'ama tra un petalo e l'altro. Poi, con il tempo, si mostra per quello che è:un fiore di montagna, bello, da proteggere, solare. Così bello che non lo vorresti nemmeno cogliere ma...il lato inconsapevole e infantile ha la meglio e così, tornando per un attimo bambina, ti ritrovi con degli steli da mettere nell'acqua.
Raccogliamo qualche fiore camminando verso una malga, la stessa dove amiamo rifornirci di ricotta fresca e morbidissima. Ogni giorno ci andiamo, ci arrampichiamo in una stradina che sale rapidamente e sfiliamo accanto a questi fiori che si aprono al sole. Bellissimi. Il loro risveglio accompagna il nostro.
Spesso, queste giornate d'estate alla sera sono accompagnate da un temporale che arriva dalla valle. Dura poco, ma è prepotente e rinfresca l'aria. L'arcobaleno colora il cielo per qualche istante.
Noi ci regaliamo una piccola pausa all'interno delle mura di casa e ci prepariamo una merenda tiepida, morbida e dai spori autentici.
Tortine margherita
per 6 tortine unite a 100 gr di farina 00, due cucchiaini di lievito per dolci. A parte sbattete 100 gr di zucchero e 1 uovo in modo da ottenere un mix liscio e montato. Unite i due composti aggiungendo 50 gr di burro (io di malga) fuso e tiepido e della vaniglia. Distribuite il tutto in pirottini e infornate a 180° per circa 20 minuti.
Dal fienile, in lontananza, si sentono i primi tuoni e s'intravvedono saette. Una merenda tranquilla, riscaldata dal calore del legno che ci circonda è quello che ci fa sentire protetti da qualsiasi cosa. Anche dal Tempo.
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