Dicevo nel post della farecchiata tradizionale, che se questa avanza la si può riciclare come si fa normalmente con la polenta: a “lasagne”, condita con un sughetto saporito, oppure a cubetti passati in forno; o perché no, anche fritta non credo sarebbe male… Ma beh, non ho fatto niente di tutto ciò, io. Piuttosto, mi ha incuriosito questa ricetta trovata in rete, questi Tortini di Farecchiata con Seppioline, e li ho riprodotti pari pari, primo perché mi è parso un modo originale di riproporre un avanzo, e secondo perchè ero troppo curiosa di scoprire quanto la farecchiata potesse star bene con le seppie… Beh, credetemi, ci sta di lusso (in realtà sospetto che quasi tutti i frutti di mare, essendo molto saporiti, ci stiano benino, ecco)!
Insomma, come vi ho detto l’idea non è mia; le dosi però sono le mie, generate in base alla nostra esperienza (e alle nostre boccucce
INGREDIENTI (per 6 persone – 6 sformatini diametro medio 6 cm, h. 4 cm)
1300 ml di acqua
200 gr. di farina di roveja
4 spicchi d’aglio
1 bel mazzo di prezzemolo
2 peperoncini
2,5 kg di seppioline
2 bicchieri di vino bianco
burro per gli stampini
pangrattato per gli stampini
olio extravergine di oliva
sale
pepe nero
PREPARAZIONE
Mettete a bollire l’acqua salata, poco prima che inizi a bollire versate a pioggia la farina di roveja e iniziate a mescolare con una frusta, almeno per i primi minuti ininterrottamente, per evitare la formazione di grumi, ma anche una volta che il composto si sarà addensato non lasciate mai per più di una trentina di secondi. Continuate la cottura a fuoco lento per una mezz’ora, quindi spegnete il fuoco e distribuite la farecchiata negli stampini da muffins precedentemente imburrati e cosparsi di pangrattato; la farecchiata dovrà avere il tempo di raffreddarsi e solidificarsi all’interno degli stampini, quindi meglio prepararla e metterla negli stampi la sera precedente!
Scaldate l’olio in una padella capiente insieme con gli spicchi d’aglio schiacciati, i gambi del prezzemolo interi ed i peperoncini sminuzzati; unite le seppioline intere e fate cuocere qualche minuto. Quando l’acqua rilasciata dalle seppioline si sarà in parte ritirata versate il vino e lasciate che evapori; a questo punto unite nuovamente un filo d’olio in modo da far sì che si amalgami con il liquido di cottura delle seppie (che non scompare mai del tutto), aggiustate di sale e pepe, spengete il fuoco ed unite il prezzemolo precedentemente tritato.
Scaldate i tortini di farecchiata ormai solidificati per circa 10 minuti nel forno già caldo a 200° C, quindi ponetene uno al centro di ogni piatto e servite con le seppioline adagiate tutto intorno.