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T.o.t.e.

Creato il 25 febbraio 2011 da Maurizio @bigaramis

T.O.T.E.Ogni giorno abbiamo necessità o desiderio di realizzare qualcosa, di raggiungere uno stato diverso da quello presente: ogni giorno cerchiamo di soddisfare dei micro o macro spostamenti da uno stato attuale ad uno desiderato.Qualunque struttura o modello di cambiamento poggia su questi due pilastri di base: dove siamo e dove vorremmo essere. Un approccio che intrinsecamente porta con sé altri due elementi basilari per il cambiamento, lo spostamento e la verifica.Senza un movimento, a scatti o continuo che sia infatti, sarebbe impossibile ridurre la distanza, mentale o spaziale, con l'obiettivo prefissato e senza la verifica mancherebbe l'apprezzamento sulla correttezza dell'operazione per continuare nella strada intrapresa od apportare aggiustamenti. Simile al concetto di verifica ma più concreto nella sua applicabilità è quello di misura, in questo caso relativamente all'esito dei vari spostamenti.La misura prevede infatti che ci sia qualcosa da valutare più che "verificabile" o vera, ed è relativa agli strumenti di misura a nostra disposizione in un determinato momento. Ciò significa che tanto più accuratamente utilizzeremo criteri e strumenti di misura adatti all'esperienza che viviamo o vogliamo vivere, tanto più raggiungeremo il nostro stato desiderato con rapidità ed eleganza.Lo strumento della PNL eletto a modellare questa struttura è il T.O.T.E., acronimo di Test Operation Test Exit, acquisito dalla cibernetica ed arricchito di tutte le caratteristiche del pensiero e comportamento umano che influenzano le scelte e la risoluzione di problemi. In sintesi, deciso un obiettivo da raggiungere, il primo Test misura se l'ho raggiunto e qualora l'esito sia negativo metto in atto un'Operazione. Effettuo un secondo Test: se l'esito è negativo metto in atto un'altra Operazione altrimenti Esco dal ciclo avendo raggiunto il risultato.Esplodendo più nel dettaglio principio di funzionamento dello strumento avremmo i seguenti passi:
  • Identifico lo stato desiderato;
  • "misuro" gli elementi dello stato desiderato in termini di numerosità e caratteristiche;
  • identifico lo stato presente ;
  • "misuro" gli elementi dello stato presente in termini di numerosità e caratteristiche ;
  • opero un confronto (Test) fra le due misure;
  • caso A: se sono uguali o rientrano nella tolleranza per me gestibile considero il risultato raggiunto (Esco);
  • caso B: metto in atto un'Operazione per avvicinarmi alle caratteristiche misurate dello stato desiderato;
  • misuro le caratteristiche della situazione dopo aver effettuato l'Operazione:
  • caso A':se sono uguali o rientrano nella tolleranza per me gestibile considero il risultato raggiunto (Esco);
  • caso B': metto in atto un'Operazione per avvicinarmi alle caratteristiche misurate dello stato desiderato;
  • ...
  • ...
Come risulta evidente il processo è molto semplice in termini di sequenza di operazioni ma, senza gestire correttamente alcuni aspetti della struttura potremmo avere degli effetti indesiderati.
Ogni volta che si effettua un Test si presentano due casi possibili, il buon esito o la necessità di una nuova operazione. Apparentemente la cosa sembra corretta ma in termini di applicabilità pratica ci scontreremmo con varie necessità, prima fra tutte il tempo. Il rischio, infatti, è di continuare ad aprire cicli di operazioni per poter soddisfare le condizioni iniziali senza considerare se al passare del tempo sia ancora possibile soddisfarle od addirittura abbiano perso di significato.Si pensi ad esempio al caso della prenotazione di un biglietto per un viaggio in cui devo verificare la disponibilità del mezzo di trasporto e dei giorni liberi: devo iniziare da un elemento e procedere con una serie di operazioni per armonizzarli tutti e due.Se ci fosse la possibilità di posti disponibili ma non avessi certezza dei giorni liberi, le operazioni sarebbero mirate a svincolarli: se non considerassi quanto tempo ci vuole per avere la risposta e contemporaneamente verificassi la disponibilità dei posti, potrei innescare una corsa in avanti senza fine, in cui avrei o la disponibilità dei posti o quella dei giorni ma mai tutt'e due insieme.Anche altri aspetti influenzano una buona riuscita del processo come la diversa organizzazione delle informazioni o dei criteri di misura che portano ad una diversa applicazione del T.O.T.E. e possibili risultati differenti: basti pensare all'influenza degli stili cognitivi nella gestione delle operazioni, verso o lontano da, oppure una gestione delle misure micro o macro chunk.Osservazioni come queste hanno dato spunto a varie riflessioni sull'applicazione del T.O.T.E. e, similmente all'obiettivo ben formato, ad introdurre il concetto di T.O.T.E. ben formato, per realizzare un approccio realistico e sostenibile, specificatamente al contesto ed alle caratteristiche delle persone.Affiancando a questo processo una particolare attenzione ai metodi ed agli strumenti di misura degli elementi da gestire, abbiamo a disposizione un modo particolarmente prezioso e maneggevole per affrontare ogni "spostamento" verso lo stato desiderato con ordine e chiarezza
Fonte PNL in Pratica www.pnlinpratica.com

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