Titolo: Touch of Power
Autore: Maria V. Snyder
Editore: Mira Books
Prima edizione: aprile 2012
Lingua: inglese
Pagine: 390 pagine
Prezzo: Brossura – € 9,80
Ormai è assodato: io adoro Maria V. Snyder. Ho amato la trilogia su Yelena, mi è piaciuta un po’ meno perché più adolescenziale quella su Opale e con la nuova serie su Avry credo di poter affermare di essere tornati al livello della prima.
Questa volta cambia completamente ambientazione, niente più Ixia e Sitia, ma un nuovo mondo: i Quindici Regni. Le vicende si aprono esattamente tre anni dopo lo scoppio di un’epidemia che ha decimato la popolazione. E la colpa è ricaduta sui guaritori, perché senza apparente motivo si sono rifiutati di curare con i loro poteri i malati, scatenando l’ira del popolo. Da allora qualora qualcuno sia identificato come tale, viene giustiziato senza processo.
Ed è proprio quando sta per essere portata al patibolo che Avry, la protagonista, viene salvata da Kerrik e i suoi compagni. Tuttavia, non è certo per buon cuore che l’hanno fatto, hanno bisogno dei suoi poteri per guarire il principe Ryne, colpito dall’epidemia. Il problema è che Avry non ha nessuna intenzione di farlo.
A ciò si aggiungono gli intrighi politici, perché con l’epidemia molti dei governanti dei Regni sono morti e la situazione è precipitata nel caos. Senza contare che l’ombra dell’epidemia aleggia ancora e ancora non si sa cosa l’abbia causata.
I personaggi sono tutti ben delineati, anche quelli che appaiono poco e non sono fondamentali hanno una propria personalità.
Ho già i miei preferiti: Belen, tutti vorrebbero un amico come lui, e Flea, è puccio ma non diteglielo!
E ne detesto già alcuni a cui darei volentieri una padellata in testa stile Rapunzel! In fondo è positivo quando un personaggio riesce a suscitare emozioni forti, negative o positive che siano, vuol dire che è reale e l’autrice è riuscita nel tratteggiarlo.
Avry è quella che conosciamo meglio, essendo lei a raccontarci le vicende. È molto forte e mi piace, ha le sue convinzioni ma non esita a cambiare opinione se le si presenta un buon motivo per farlo. E poi è guidata da un forte senso del dovere, pur nel pericolo, lei rimane una guaritrice e ama esserlo.
Anche Kerrik è un bel personaggio, in tutti i sensi… in ogni libro qualcuno mi ruba il cuore ed è stato lui questa volta! Inizialmente, vorresti prenderlo a pedate (a;nche Avry), solo in seguito si iniziano a capire certi suoi atteggiamenti e che in fondo non è così insensibile come sembra.
Nonostante i momenti pieni di tensione, ci sono anche parti divertenti, più volte sono scoppiata a ridere soprattutto per qualche battuta del gruppetto.
Insomma, è un bel romanzo, ci sono magia, intrighi e anche la storia d’amore, che però non è in primo piano (a;nzi, quasi in secondo), si sviluppa nel corso delle vicende senza rubare spazio al resto, cosa che ho apprezzato.
Un appunto che devo fare è che ho trovato delle analogie con la trilogia di Yelena:
- Yelena e Avry: si trovano entrambe “prigioniere” anche se per motivi e in modi differenti, e sono molto richieste per i loro poteri.
- Loren e Quain mi hanno ricordato molto Ari e Janco, anche se li ho trovati meno “brillanti”…quasi una copia carbone.
- Il “cattivo”, che non nominerò per evitare spoiler, è viscido e violento nello stesso modo di un altro personaggio negativo del passato di Yelena.
Sono piccoli richiami, quindi non intaccano la storia, anche perché la trama e lo sviluppo non centrano nulla con la prima trilogia.
Quindi la mia opinione rimane più che positiva! E non vedo l’ora che esca il seguito. Il romanzo si conclude bene per i miei standard, ma si sente odore di battaglia e ci sono ancora molti misteri irrisolti perciò è d’obbligo tornare nei Quindici Regni.
Spero che anche questa trilogia venga tradotta in Italia, perché merita davvero!.