La situazione di Andy Schleck è tutto fuorché un buon percorso di avvicinamento al Tour 2012, specialmente paragonato a quanto stanno facendo i rivali. Ma per ora non c’è niente che possiamo fare, anche se è una situazione difficile.
Parole di Johan Bruyneel, team manager Radioshack-Nissan, dopo il ritiro del suo giovane pupillo Andy Schleck dal Giro del Delfinato 2012.
Se nel caso del fratello Frank, che ha scelto di lasciare il Giro d’Italia anzitempo per preparare meglio la Boucle contro il parere dell’intero staff tecnico della squadra, Bruyneel non ha nascosto il proprio malcontento, con Andy il manager belga ha scelto un approccio più morbido: del resto c’era proprio lui dietro al lussemburghese in quella curva della cronometro del Giro del Delfinato 2012 che lo ha visto scivolare e cadere battendo violentemente la spalla sull’asfalto..
Andy Schleck ha provato a ripartire: ha chiuso la crono a 10′ dal vincitore Bradley Wiggins, ha sofferto in gruppo il giorno successivo ma non è riuscito a resistere oltre, difficile farlo quando non si riesce a riposare e recuperare perché si dorme sul dolore..
Il percorso di avvicinamento al Tour 2012 di Andy Schleck, insomma, prosegue con molti bassi; al via della Boucle manca meno di un mese: basterà per imbastire una buona preparazione, tale da arrivare a potersi giocare la maglia gialla di Parigi?