Tour a Nikko in cerca del lato armonioso e delicato del Giappone

Creato il 03 novembre 2014 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Siamo in Giappone. Dopo aver affrontato le rilfessioni scaturite dall’incomprensibile tragedia di Hiroshima, decidiamo di visitare due città di grande valenza spirituale. La prima è stata Kamakura, con i suoi splendidi templi, la prossima meta sarà invece Nikko.

A Nikko ci arriveremo attraverso un tour in giornata dalla capitale. Questa modalità non è fra quelle che amiamo di più,  ma troviamo sia una soluzione alla difficoltà oggettiva della distanza da Tokyo e alla dispersione di tempo. Veniamo così messi alla prova dall’organizzazione dei tempi alla giapponese, tutto scandito al massimo della praticità e puntualità. Partenze, ritrovi, visite… tutto è regolato da un ritmo molto efficiente, ma che un po’ inquieta il nostro animo latino!

Prima di pranzo visitiamo grazie a questo tour – con guida nipponica ma in lingua inglese – il tempio di Toshogu. È il tempio in cui sono ospitate le statue delle famose scimmie “non vedo il male, non sento il male, non parlo con il male”.

Al di là di questa nota folcloristica, il tempio, anzi l’insieme di templi, si dispiega dentro un bosco in alta montagna. La temperatura e’ bassina, ai margini delle strade vediamo della neve. Le strutture architettoniche sono indubbiamente molto belle: fregi, dragoni, simboli tratti dalla natura, immagini di belve rappresentate da artisti che non avevano mai visto questi animali ma si erano documentati dai libri, i colori rossi, i tetti spioventi… tutto veramente molto accattivante.

Eppure il luogo, per quanto interessante e vicino alle immagini di illustrazioni che raccontano il Giappone, l’ho personalmente trovato meno intimo di Kamakura. Mi rimangono dunque delle belle immagini, ma certamente non mi ha toccato emotivamente.

Durante il pomeriggio facciamo visita alla Villa Imperiale Tamazowa, una residenza con giardino costruita nel 1872. Interessante la visita degli interni che, realizzata a piedi scalzi, con calzari appositi, ti permette di vedere da vicino una dimora giapponese antica, i suoi ambienti in stile zen, i giochi di luce delle finestre, le porte scorrevoli ornate.

Ho trovato,questa visita veramente interessante e senza grosse difficoltà, grazie anche alle reminiscenze cinematografiche e di riviste sull’arredamento che amano rivisitare lo stile zen, ho immaginato senza sforzo questa dimora abitata, con personaggi che vi si aggiravano vivendola.

Nikko e Kamakura hanno rappresentato il primo piacevole affondo dentro un altro Giappone, quello lontano dalle luci sfolgoranti, i gingle, i manga e le architetture avveniristiche, il Giappone spirituale fatto di essenzialitá ed armonia, di silenzio e di misura.


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