è stato il miglior sprinter del Giro d’Italia, ma non ha portato a casa la maglia rossa per una manciata di punti (più bravo di lui è stato lo spagnolo del team Katusha, Joaquim Rodriguez).
Al Tour de France 2012, però, Mark Cavendish vuole vestire la maglia verde – che è sempre quella della classifica a punti – e riuscire, questa volta sì, a portarla fino a Parigi, il modo migliore per lavare la delusione patita alla Corsa Rosa.
Se qualcuno avesse dei dubbi in proposito, sarebbe bene se li facesse fugare dalla viva voce di Mark Cavendish stesso, da molti pronosticato sicuro ritiro a metà percorso del Tour de France 2012 e invece convinto come non mai di arrivare a Parigi.
Londra 2012 è una cosa, la Boucle un’altra, però il miglior modo di arrivare a giocarsi l’oro olimpico sulle strade di casa – è il parere di Mark Cavendish – è portare a termine il Tour de France 2012, magari – certo – evitando di correre troppi rischi, e approfittare della settimana di “scarico” pre-Londra per presentarsi al via pronti “a puntino”, come consiglia ogni manuale di preparazione atletica redatto negli ultimi anni (da che il vincitore del Mondiale ha preso ad uscire dalla Vuelta).
Mark Cavendish in corsa fino a Parigi dunque; non certo per fare lo spettatore nelle volate altrui..