I contributi presenti nel libro sono una testimonianza creativa e importante della società siriana che esiste e resiste nonostante la barbarie, la violenza, le torture, i morti, i dispersi, i rifugiati. Nonostante il suicidio che il tiranno Bashar al-Assad ha deciso di infliggere alla Siria e ai siriani e nonostante il silenzio tombale e l’inerzia della comunità internazionale.
L’antologia raccoglie poesie, canzoni, immagini, vignette, poster politici e documenti fotografici di più di 50 artisti e scrittori siriani che con i loro testi e immagini hanno sfidato la cultura della violenza. Tra questi figurano gli scrittori Khaled Khalifa, Yassin al-Haj Saleh, Golan Haji e Samar Yazbek e il vignettista Ali Ferzat.
Il libro è il prodotto di una mostra sull’arte e la rivolta siriana organizzata nel 2013 a Copenhagen, Londra e Amsterdam dagli editori del libro.
Syria Speaks è supportato da un bel numero di istituzioni culturali europee: the Prince Claus Fund for Culture and Development; CKU, the Danish Centre for Culture and Development, English PEN Promotes!; Arts Council England, the Arab British Centre and Reel Festivals.
Il musicista britannico Brian Eno così ha parlato del libro:
‘An extraordinary collection, revealing a dynamic and exciting culture in painful transition – a culture where artists are really making a difference … You need to read this book.’
(“Una raccolta straordinaria che rivela una cultura dinamica e vivace che si trova in una dolorosa transizione – una cultura dove però gli artisti fanno davvero la differenza… Dovete leggere questo libro”)
Il tour promozionale inglese (11-16 giugno), a cui parteciperanno Khaled Khalifa, l’artista Khalil Younes, i curatori Malu Halasa e Zaher Omareen e lo scrittore Robin Yassin-Kassab, toccherà Londra, Bristol, Oxford, Liverpool, Bradford e Durham.
Qui le tappe una per una con dettagli su orari, biglietti&location.
Quindi se siete da quelle parti, un salto è doveroso.