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Creato il 18 luglio 2010 da Cannibal Kid
toys toys toysToy Story(USA, 1995)Regia: John LasseterCast: Woody, Buzz Lightyear, Mr. Potato, Rex, Bo Beep
Visto che sono arrivati già al terzo capitolo, che sta facendo tra l’altro incassi da favola soprattutto negli Stati Uniti, ho deciso di colmare una mia lacuna personale e recuperare il primo mitico Toy Story, che ancora mi sfuggiva. Una grave mancanza? Credevo di sì, ma dopo averlo visto devo dire che non era poi così grossa. Intendiamoci, il film è assolutamente simpatico e carino, ma capolavoro (come molti l’hanno definito)? Andiamo, non mi sembra proprio.Mi rendo conto che per il 1995 potesse visivamente sembrare molto avanti, però io continuo a preferire i cartoni in 2 dimensioni rispetto a questi in computer grafica. Sono old-style? Forse un pochino. Detto questo però, penso comunque che la stessa Pixar farà successivamente cose molto più divertenti (Alla ricerca di Nemo), profonde (Wall-E) e addirittura toccanti fino alle lacrime (Up).
toys toys toysToy Story racconta piuttosto prevedibilmente una storia di giocattoli che si animano quando i proprietari non sono presenti. Una ferma convinzione che avevo anch’io a 6 anni, così come credo la gran parte dei bambini di quell’età. Agli autori del film va quindi attribuito il merito di aver trasformato una fantasia infantile in una pellicola. Tutto qui. Niente di più.Va anche riconosciuto come la coppia di protagonisti, il cowboy old-style Woody che viene rimpiazzato dal nuovo e più fico Buzz Lightyear, funzioni decisamente bene. Una sorta di metafora giocattolesca del passaggio dal cinema d’animazione vecchia scuola alla nuova. I personaggi secondari invece non sono particolarmente divertenti, a differenza di altre pellicole Pixar che riusciranno a fare di meglio. Eccezion fatta per i mostruosi giocattoli “cannibali” e mutanti, presenti nella cameretta del bambino pestifero che prova in tutti i modi a fare fuori i toys toys toys, I’m looking for the good time, come canterebbe Sabrina Salerno.Nel film (posso dire purtroppo) invece della Sabrinona nazionale canta invece Randy Newman, autore dei siparietti musicali (evitabilissimi) che intermezzano le avventure. Uno che già in originale ha una voce lagnosa e di difficile sopportazione ma che con l’orripilante versione italiana dei suoi pezzi fa davvero venir voglia di mettersi le mani tra i capelli. Per me che la colonna sonora di un film è un elemento assolutamente fondamentale, un punto che fa perdere molti punti a questo Toy Story.Nel coro di esaltazione che circonda questo cartoon, a me è sembrato un primo passo riuscito ma non troppo, per una Pixar che solo grazie al vecchino di Up saprà davvero emozionarmi e volare via, verso l’infinito e oltre!(voto 6-)

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