“Passano ancora lenti i treni per Tozeur…” diceva una canzone di Franco Battiato. E, in effetti, in questo angolo di Tunisia è ancora così. La stazione rimane lì, quasi abbandonata, ad accogliere i rari convogli che si trascinano da quelle parti.
Quando la visitai io era inverno e il freddo era inclemente, anche durante le ore diurne, spesso spazzate dal vento e bagnate dalla pioggia. Le alte palme sorvegliavano le case del centro che, come tutte quelle della regione del Jerid, sono caratterizzate dai mattoni bicolore: giallo e marrone. Nel suq si respira il vero spirito rilassato del Paese. Tozeur, infatti, rimane lontano dal caos delle spiagge e dei centri termali, affacciandosi sulle distese di sabbia.
Le vie strette e le piccole piazze accolgono i negozi di ceramiche, tessuti e tappeti alternandosi ai numerosi bar e ristoranti. Grazie alla fertilità della sua terra Tozeur divenne una città molto importante per l’Impero Romano, mentre l’arrivo degli arabi ne arricchì il patrimonio architettonico costruendo moschee accanto alle chiese e sviluppando la struttura urbana. L’artigianato principale di questa zona riguarda la tessitura di lana e seta e la lavorazione dell’argilla.
Poco distante da Tozeur si trova invece lo scenografico canyon di Midès, che fece da sfondo alle riprese de Il paziente inglese. Le sue rocce ocra e rosa sono state sagomate dal tempo e una bella passeggiata all’ombra delle palme, conduce a un placido specchio d’acqua. L’omonimo villaggio venne abbandonato nel 1969 per inondazioni e ora rimane un luogo sospeso nel tempo.
Tozeur è famosa per la produzione di datteri, che si trovano facilmente nei golosi dolci. Io, però, vi consiglio di provarli accompagnandoli a del formaggio fresco, meglio se di capra: lo zucchero del frutto esalterà la sapidità del latticino.