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Tra bologna e letteratura: sguardo su colli e mattine d'inverno

Creato il 11 gennaio 2011 da Alessandro @AleTrasforini
Bologna è una città che tutto ha, che tutto può sapere e che tutto potrebbe avere. Bologna è dotta, capace di resistere tra le eccellenze nonostante il grande incedere di altre realtà; Bologna è affascinante, immersa tra Piazza Maggiore e vie di suggestiva frequentazione. Bologna è particolare, inestimabile ed indescrivibile a parole. La città vive nell'incerta posizione tra pianura e collina, vive in un cuore rossoblù pulsante all'insegna di una squadra che tremare il mondo fa.
Bologna è tutto, in più tempi di vita. Sempre diversa, distinta da alcuni stupendi tratti che la rendono unicamente bellissima.
Bologna è anche letteratura, opere scritte da autori che hanno messo radici e lasciato cuore tra le sue mura.
Di seguito due componimenti di Gaetano Arcangeli, poeta e scrittore vissuto tra il 1910 ed il 1970:
Il Colle
"Sarebbe dolcissimo, in questo mattino chiaro, salire sul colle che ci sta di fronte; non ci sembrerebbe nemmeno di camminare, quasi che non ci portassero i nostri corpi ma le nostre anime; e sarebbe agevole salire come è agevole fantasticare, e le svolte delle strade bianche e senza polvere, e le vedute che si aprirebbero sulla sommità, ci sarebbero cagione di una dolce meraviglia, simile a quella che proviamo a seguire le ampie calme volute delle nostre immaginazioni più serene.
E il colle che ci sta di fronte, leggero e aereo come fosse creato dai nostri occhi, è ancora intatto; come una fantasia non mai sognata; ed è una fantasia nuova che sentiamo di poter sognare senza turbarci.
Sulla sommità, il cielo si adagia chiaro, senz'ansia; e potremo sognare anche noi, così dolcemente, adagiarvi l'anima."
(Gaetano Arcangeli, Dal vivere, Bologna, M. Testa Editore, 1939)
Mattino invernale fuori porta
"Mi colma di gioia
questo calmo ed ilare suono
di motore che pulsa
tranquillo per una strada,
in alto, che non vedo.
Questo leggero frusciare
di rastrello che odo qui presso.
Quella figura che sale
con andatura bambina,
lenta per quei prati lontani.
Questa piccola strada fuori porta
che promette, nella sua prima
solitudine, tanta montagna.
Odo suoni leggeri
che toccano silenzi intatti
con il modo sommesso e pieno d'ombre
ch'è proprio dell'albe e dei risvegli."
(Gaetano Arcangeli, Dal vivere, Bologna, M.Testa Editore, 1939)
TRA BOLOGNA E LETTERATURA: SGUARDO SU COLLI E MATTINE D'INVERNO

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