Tra centrosinistra, vendola e grillo: quanto corrisponde a verita'?

Creato il 18 febbraio 2011 da Alessandro @AleTrasforini
Nel mosaico (spaccato) del Centrosinistra italiano guardare ad un'alternativa per l'Italia è in certi momenti un'impresa titanica. Dispersi tra primarie volute e poi respinte dallo stesso Pd, guardando a terzi poli di dubbia consistenza.
Il confine di un'alternativa va confondendosi con un recinto nel quale collocare con orgoglio il concetto di puro anti-berlusconismo.
Il dubbio è chiedersi se, data la particolare natura dello psiconano, muoversi specularmente a lui sia una mossa vincente.
In mezzo a sante alleanze dal dubbio contesto, cerchiamo di raggiungere un italiano su sei per portare semplicemente uno speranzoso messaggio di dimissioni per il nano magnate. Poco importa se poi un segnale chiaro e concreto si poteva dare, a fatti, in occasione del voto sullo scudo fiscale avvenuto il 2 ottobre del 2009.
(per info: http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/economia/fisco-2/bagarre-in-aula/bagarre-in-aula.html)
In un contesto opposto al berlusconismo fatto da personalità sicuramente più affidabili e maggiormente rispettose del ruolo istituzionale a confronto con la pochezza destrorsa, ci si chiede quali possano essere le individualità più giuste (o meno sbagliate, nds) per inaugurare la nascente Terza Repubblica.
Partendo da tragiche condizioni al contorno, sarà opportuno individuare personalità dotate di pragmatismo, coerenza e sensibilità istituzionalmente ineccepibili. Per l'italiano medio, ad esempio, è eticamente inaccettabile equiparare pensionamenti maturati con 40 anni di lavoro sottopagato con anzianità conseguite dopo due sole legislature passate ad oltre 12mila Euro/mese.
Dovendo individuare nuovi cardini di sostenibilità economica e comunicativa, sarà più che mai opportuno per il centrosinistra tornare per davvero alla testa di quel Quarto Stato che Pellizza da Volpedo ottimamente rappresentò.
Al comando del maggior partito d'opposizione rimane qualche stratega dalle troppe sconfitte politiche maturate, mentre le piazze in fermento continuano a reclamare a gran voce qualcuno degno (e capace, nds) di circoscrivere un programma capace di venire incontro a bisogni e necessità dell'Italia intera.
In questo senso, venire incontro a qualche rottamato potrebbe fare anche comodo.
Tra le personalità che più hanno affascinato parte dell'Italia, spicca il governatore della Puglia Nichi Vendola.
Osteggiato dallo stesso Partito Democratico in più riprese, il leader di Sinistra Ecologia e Libertà ha dimostrato con parole di avere ottime possibilità di rappresentare veramente parte di quel cambiamento che l'Italia vuole.
Oggi più che mai. Consapevole del proprio potenziale successo a livello di base elettorale, si candida ufficialmente da molto tempo in pole position per quelle eventuali primarie che dovrebbero aprire ufficialmente quel cantiere che l'alternativa da troppo promette.
Lo stile abile di narrazione e la straordinaria padronanza lessicale ne fanno, a pieno titolo, un grande comunicatore. Tale capacità di presa è testimoniata allo stesso modo da quei sondaggi tanto amati e temuti, che hanno visto il partito del Presidente pugliese raggiungere consensi prossimi al 10% dell'elettorato sensibile.
Nichi Vendola come fenomeno mediatico o Nichi Vendola come reale tassello da collocare nel mosaico dell'alternativa?
E' questa, forse, la domanda attorno alla quale ruotano le tattiche del cantiere del centrosinistra.
Dalla lettura del libro "Vendola- Il voltonuovo della sinistra" molto è emerso relativamente a suoi aspetti anche potenzialmente controversi tra loro:
"Nichi Vendola. Una storia di passioni. Una persona unica. Una speranza, per la sinistra e per l'Italia.
Nichi Vendola.L'estremista. Il professionista di partito. Il comunicatore senza sostanza.
Chi è il vero Vendola? [...]"
E' questo il fulcro attorno al quale ruotano i ragionamenti, le interviste e le riflessioni fatte dal duo Cosentino-Rosciarelli.
L'immagine complessa di quello che può essere definito homo maggiormente novus di altri è un'analisi alquanto impossibile, destinata ad essere perennemente imprecisa.
Nel libro moltissimi elargiscono complimenti e belle parole per questo, potenziale, protagonista su scala nazionale. Una testimonianza tra le tante è data dallo straordinario Don Luigi Ciotti:
"[...]La nostra amicizia si è rafforzata attraverso i tanti progetti che ci hanno visto fianco a fianco: nella lotta alle mafie, nelle politiche sociali, nella denuncia contro le discriminazioni, nei percorsi educativi e culturali, nella costruzione di realtà aperte e plurali, desiderose di saldare il sociale con la dimensione politica. [...]Nichi (è capace di stimolare passione ed evocare alternative, nds) pechè è una persona appassionata, una persona viva. I giovani lo sentono, ed è per questo che la sua figura e le sue parole hanno molta presa su di loro. [...]"
Nichi Vendola sa quindi, più di molte altre cariatidi, colpire direttamente il futuro dell'Italia intera.
Per questo e moltissimi altri motivi, è opportuno che dietro alle sue parole ci siano comportamenti capaci di tradurre in realtà pomposi discorsi.
Sul vero Vendola è intervenuta ieri la voce di Beppe Grillo. Pur rimanendo fedele alla vocazione rottamatrice assoluta, ha scritto un intervento sul suo blog colmo di accuse nei confronti di quello che definisce SuperVendola:
"[...]Io non ho nulla contro Vendola, semplicemente non mi va di essere stato preso in giro. [...] Prima delle elezioni regionali del 2010 Vendola chiese il sostegno del MoVimento 5 Stelle (che non si presentava in Puglia) in un video. Mi telefonò. Fece delle promesse puntuali sull'acqua pubblica. Dopo quasi un anno la gestione dell'acqua è ancora privata, gestita da una SpA. Le scuse stanno a zero e con il suo linguaggio tra il pretesco e il barocco [...] Nichi nega per ammettere e ammette per negare. [...] Può fare inceneritori insieme alla Marcegaglia, oggi tre, domani cinque e dopodomani chissà. Può paragonare la sua Regione alla virtuosa California mentre la percentuale di RACCOLTA DIFFERENZIATA in Puglia a tutto il 2010 è del 15,3%, in Campania a livello regionale, per fare un esempio è oltre il 25% con 160 Comuni che riciclano oltre il 50%. Può destinare 120 milioni di euro di denaro pubblico della Regione Puglia alla fondazione San Raffaele Mediterraneo che vede socio Don Luigi Maria Verzé, padre spirituale di Berlusconi. Ci sono tre tipi di persone. Chi fa i fatti e non lo dice. Chi fa i fatti e lo dice. Chi dice e si fa i fatti suoi. Vendola appartiene alla terza categoria. [...]"
Alla voce di Beppe Grillo risponde soprattutto il pensiero comune di larghissima parte di tutti coloro che non credono più nella politica e nei politici professionalmente intesi. Alla voce di Beppe Grillo, per quanto critica, distruttiva o non condivisibile possa essere, risponde una buona parte di domande a cui il cittadino italiano vuole risposte assolutamente precise ed eticamente ineccepibili.
Il movimento di (anti?)politica promosso dal comico (che fu?) presuppone accuse piuttosto serie nei confronti del vero Vendola. L'Italia che guarda con interesse e speranza ad un futuro con freccia a sinistra attende risposte, a prescindere da schieramenti che nel contesto moderno vogliono dire poco o nulla.
Scritto tutto ciò, ovviamente, da parte di uno che spera ancora ardentemente di vedere il cantiere non trasformarsi in discarica.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :