Tra dubbi e certezze

- Mamma! Che bello, erano anni, anni e anni che non mi vieni a prendere a scuola! (Ettore, 4 anni)
- Mamma, lo sai che siamo tutti più di buon umore quando ci sei tu in casa? (Lorenzo Rosso, 11 anni)
- Mamma, scusa se te lo dico, so che è un argomento delicato, però io sono contento che tu sei più libera di stare con noi adesso. (Simone, 13 anni)
- Mamma, se torni a lavorare io TI faccio la cacca addosso. (Ettore, idem)
Io non so se ho fatto la scelta giusta.
Non so se ho fatto bene a lasciare il posto fisso (fisso, poi, mica tanto) e la busta paga ogni mese e i contributi e la tredicesima e tutte quelle cose lì che ti fanno sentire dentro una pantofola.
Brutta, sformata, sbiadita, ma pur sempre una pantofola.
Non so se ho fatto bene a rischiare, a lanciarmi verso orizzonti confusi, insicuri, senza rete, ma forse, spero, più attraenti di una pantofola.
Non so se fra sei mesi sarò preda di angoscia e ansia e pentimento.
Di certo c'è chi, intorno a me, ha solo certezze a riguardo.
E questo aiuta.