Tra due pareti di vita.

Da Chiara Lorenzetti

Enchanted Doll Marina Bychkova

E’ un tempo, definito e chiuso, tra due pareti di vita.

E’ il tempo di un bacio aspettato, di te che non tornerai più, del tuo viso mite, la malinconia appoggiata agli occhi, il segno delle cicatrici profonde, al lato destro del cuore, giù, fin dentro ai polmoni.
E’ di un abbraccio, il tuo, il senso della mia vita, infanzia donata, maturità dispersa, senza il tuo sigillo di danza su di me. 
Te ne sei andata di Maggio, di fiori vestita, un bianco candore che resta scolpito nel legno, senz’altra parola che pace alla vita, rifugio di morte, ricompensa d’eternità.

E’ il tempo del giorno presente, di te che ti sporgi dal mondo, al culmine del precipizio e di grigio ti vesti d’anima, e fai prece ogni mattina di quel cambiamento che non viene, che aneli distratto dal tuo passato.
E’ di un abbraccio, il tuo, il senso della mia vita, adolescenza donata, maturità condivisa, il tuo affetto forte danza su di me.
Non te ne andare di Maggio, di nero vestito, che di candore non resta ma solo difetto, di chi la vita senz’altra parola getta e il tuo rifugio di morte sarà pena per l’eternità.

Tu, tra tutto ciò che fugge, resta.

Chiara


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