Profumo d’impresa in Spagna, con un quarantaduenne che insidia l’italiano Nibali in testa alla classifica. Quasi 15 anni per differenza d’età, ma obiettivo comune quello di segnare un esito finale che sarebbe storico. Per Christopher Horner un risultato che andrebbe dritto sparato sui libri di storia in caso di una vittoria ‘over 40’ ma anche solo a vederlo nei primi tre a 42 anni farebbe un certo effetto. Per Nibali una vittoria che, unita a quella del Giro, riproporrebbe la doppietta ciclistica di Giovanni Battaglin nel 1980. La Spagna non resta spettatrice, con Valverde che riesce a limare il distacco e Rodriguez che sembra in ripresa. Nibali ha perso mezzo minuto circa da Horner nella frazione di ieri (lunedì), ma una giornata di fatica è cosa che può capitare a tutti. Bene per il siculo che il momento nero non si sia fatto vedere se non nella parte conclusiva della frazione, e che il giorno di riposo sia caduto proprio il giorno dopo. Un’iniezione di morale per Horner (distacco 28”), Valverde (1’14”) e Rodriguez (2’29”) che forse maledicono la giornata di sosta. Adesso questi avversari non possono stare a guardare come sta Nibali. Devono tentare l’attacco e ci sono ancora due tappe dure: giovedì l’arrivo a Pena Cabarga propone il dover affrontare pendenze finali che toccano il 20%, e l’Alto de l’Angliru sabato nella penultima giornata di gara. Occhi aperti Venerdi. L’arrivo, ancora in salita, per una Vuelta con ben 11 arrivi in quota, propone la non difficile salita dell’Alto del Naranco. Ma nelle ultime 4-5 giornate di qualunque corsa di 3 settimane, le energie sono sempre calibrate al grammo. L’Italia ha visto Basso ‘saltare’ di botto a metà Vuelta per una pesante colpo di freddo che lo ha colpito in maniera irrimediabile. Grande amarezza per il varesino che stava giostrando molto bene la sua corsa, con l’obiettivo del podio madrileno non impossibile vista la buona pedalata espressa fino a quel momento. E per ora, sperando vada così fino al termine, ecco la conferma di Domenico Pozzovivo che potrebbe chiudere nelle prima cinque posizioni della generale. Pozzovivo si gioca molto in questi due anni. Ha cambiato maglia lasciando l’Italia per l’Ag2R, sapendo che una squadra World Tour non ti da solamente più denaro di contratto, ma chiede risultati di vertice.
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Profumo d’impresa in Spagna, con un quarantaduenne che insidia l’italiano Nibali in testa alla classifica. Quasi 15 anni per differenza d’età, ma obiettivo comune quello di segnare un esito finale che sarebbe storico. Per Christopher Horner un risultato che andrebbe dritto sparato sui libri di storia in caso di una vittoria ‘over 40’ ma anche solo a vederlo nei primi tre a 42 anni farebbe un certo effetto. Per Nibali una vittoria che, unita a quella del Giro, riproporrebbe la doppietta ciclistica di Giovanni Battaglin nel 1980. La Spagna non resta spettatrice, con Valverde che riesce a limare il distacco e Rodriguez che sembra in ripresa. Nibali ha perso mezzo minuto circa da Horner nella frazione di ieri (lunedì), ma una giornata di fatica è cosa che può capitare a tutti. Bene per il siculo che il momento nero non si sia fatto vedere se non nella parte conclusiva della frazione, e che il giorno di riposo sia caduto proprio il giorno dopo. Un’iniezione di morale per Horner (distacco 28”), Valverde (1’14”) e Rodriguez (2’29”) che forse maledicono la giornata di sosta. Adesso questi avversari non possono stare a guardare come sta Nibali. Devono tentare l’attacco e ci sono ancora due tappe dure: giovedì l’arrivo a Pena Cabarga propone il dover affrontare pendenze finali che toccano il 20%, e l’Alto de l’Angliru sabato nella penultima giornata di gara. Occhi aperti Venerdi. L’arrivo, ancora in salita, per una Vuelta con ben 11 arrivi in quota, propone la non difficile salita dell’Alto del Naranco. Ma nelle ultime 4-5 giornate di qualunque corsa di 3 settimane, le energie sono sempre calibrate al grammo. L’Italia ha visto Basso ‘saltare’ di botto a metà Vuelta per una pesante colpo di freddo che lo ha colpito in maniera irrimediabile. Grande amarezza per il varesino che stava giostrando molto bene la sua corsa, con l’obiettivo del podio madrileno non impossibile vista la buona pedalata espressa fino a quel momento. E per ora, sperando vada così fino al termine, ecco la conferma di Domenico Pozzovivo che potrebbe chiudere nelle prima cinque posizioni della generale. Pozzovivo si gioca molto in questi due anni. Ha cambiato maglia lasciando l’Italia per l’Ag2R, sapendo che una squadra World Tour non ti da solamente più denaro di contratto, ma chiede risultati di vertice.
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