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Tra il sangue e le ossa

Da Sharatan
Tra il sangue e le ossa
“Nulla vi può essere nell’uomo
che non gli sia dato dalla luce della natura,
e tutto ciò che è nella luce della natura
proviene dalle stelle”
(Teofrasto Paracelso)

Secondo Rudolf Steiner l’essere umano dovrebbe essere in grado di attraversare il velo illusorio del mondo fisico per giungere a vedere il panneggio del mondo spirituale che sottintende a tutta la nostra realtà: però è necessario acquisire la giusta sensibilità per vedere quest’aspetto sottile del mondo fisico. Gli spiritualisti dicono che la nostra evoluzione umana è inserita all’interno di una evoluzione cosmica che sta progredendo verso dei gradi di sviluppo sempre più avanzati.
Nell’universo esistono regni dei mondi superiori e mondi inferiori con le relative gerarchie di esseri: considerato l’uomo, all’inferiore abbiamo il regno minerale, vegetale e animale, quindi l’essere umano è situato al 4° gradino della scala evolutiva universale. Poi vi sono ulteriori livelli che sono superiori all’essere umano, infatti ci sono gli angeli, gli arcangeli e poi ci sono archai, che sono gli spiriti del tempo situati al 7° gradino evolutivo: superiori a tutti vi sono gli spiriti delle forme che sono esseri che sono all’8° gradino, perciò nell’Alto sono contrapposti all’uomo che, nel Basso è del 4° gradino.
Questi gradi non sono sovrapposti uno all’altro, ma vanno visti come compenetrati uno nell’altro, quindi gli spiriti delle forme, dall’8° grado sono il nostro livello superiore, infatti essi esercitano il loro dominio, perciò agiscono intorno a noi, e tramite noi. Osservando la forma del corpo umano dobbiamo sapere che lo sviluppo del capo, cioè della facoltà raziocinate e dell’intelligenza sono al 4° grado evolutivo, che è il livello odierno dell’uomo, mentre tutta la restante parte del corpo è governata dagli spiriti della forma dell’ottavo gradino.
Quando l’uomo sente l’influsso creativo, esso gli proviene dai signori della forma che esercitano il loro effetto, ma non avviene tramite il capo ma, queste forze, si esprimono con tutta la restante parte corporea dell’organismo. Questo è ciò che va conosciuto sulla qualità della costituzione fisica umana, poi esistono altre verità che vanno conosciute, e che sono inerenti alle energie che sono costitutive dell’essere umano, infatti esistono entità energetiche di tipo luciferino e di tipo arimanico che si fronteggiano.
Secondo Steiner, queste forze abitano nelle stesse sfere in cui vive l‘uomo, e sono due tipi di forze che agiscono sull‘animo umano esercitando due influssi diversi che agiscono su di noi. Le forze luciferine vengono avvertite dagli uomini quando si sentono fantasiosi, e quando l’uomo si lascia trascinare dall’impulso potente del fanatismo più sfrenato: quando l’uomo sente delle forze che lo portano al di sopra della testa e della sua razionalità, egli si sta abbandonando all’influsso delle forze luciferine.
Quando l’essere umano sente delle forze che lo premono e lo spingono fin dentro alla terra, quando l’individuo diventa arido e prosaico, quando si sviluppano solo le matematiche e il calcolo, perciò si elaborano delle ideologie troppo materialistiche ed autoritarie, l’uomo è in preda agli influssi delle forze arimaniche. Steiner afferma che l’uomo si trova collocato in una posizione intermedia tra quello che vuole il suo sangue e quello che vogliono le sue ossa, infatti è il sangue che ribolle, e sono le ossa che possono calcificare quando si sclerotizzano.
Ciò che vive nel nostro sangue risente dell’influsso luciferino che ci rende focosi e ribelli, invece ciò che tende a fermarsi e calcificarsi risente dell’influsso arimanico che tende alla conservazione e all’inerzia. Nell’uomo vi dovrebbe essere un giusto equilibrio tra queste due tendenze che devono due apici estremi nell’esaltazione e nell’opposta arida prosaicità: e questo è l’influsso se si valuta il livello inferiore dell’organismo umano.
Se osserviamo l’evoluzione superiore vediamo che, le due forze dimostrano due tendenze con interessi assai diversi per l’esistenza cosmica, infatti le forze luciferine hanno l’interesse affinché l’uomo rinneghi la sua divinità, infatti l’uomo è reso ribelle verso le tendenze che uniscono la specie umana a causa della sua forte individualità. Nelle forze arimaniche vi è l’opposta tendenza di costringere l’umanità dentro i vincoli del potere e della dominazione, perciò nelle spire del potere: il mondo in cui viviamo presenta dei fenomeni simili, e che rispecchiano queste tendenze che influenzano la nostra natura.
Chiaramente non è che l’uomo sia veramente di fronte ad una lotta reale tra due forze antagoniste, infatti il concetto è simbolico per indicare che questa lotta è compenetrata nelle tensioni opposte della mentalità umana che oscillano tra le libertà universali e l’esercizio del potere e della forza. Questi due estremi vengono manifestati da secoli nella storia delle vicende umane infatti, in questo mondo vi sono due forze in contrasto e che coesistono al nostro interno, poiché sono esse sono le due forze costitutive dell’essere umano.
Tra Lucifero e Arimane vi è l’uomo che è l’ago e il perno della bilancia, poiché la realtà viene equilibrata nella Triplicità, dice Stirner, infatti molti credono che l’esistenza umana sia un dualismo, e si crede nell’angelo o nel demonio che vivono solo nella nostra mente. Molte credenze si basano sul contrasto, sul conflitto e sulla lotta, e nell’opposizione della discordia che è sempre inganno: nell’esistenza del mondo noi dobbiamo vivere nella condizione equilibrata rappresentata dall’impulso del Cristo.
La condizione di spirito più giusta è quella in cui l’uomo si colloca nella triplicità del mondo, infatti la posizione divina è nell’intermedio, e la salvezza è nel saper distinguere tra l’oggetto e il nome che gli viene attribuito senza lasciarsi sviare dalle opinioni del mondo, infatti ogni rigidità è sempre limitante. L’uomo non riesce a strutturare il suo universo, e lotta perpetuamente tra il bene e il male, perciò il suo vero elemento divino è scivolato via dalla coscienza.
Noi crediamo nell’anima e nel corpo e cancelliamo lo spirito, perciò diventiamo duali anche nella spiritualità, poi suddividiamo lo spirito dalla materia rinforzando la frantumazione anche a livello filosofico, infatti siamo plasmati con una educazione che proviene da una civiltà antica di secoli che ha sempre conservato questa divisione dei due fronti.
Ci viene celata la verità che lo spirituale è ovunque, e che anche nel corpo lo spirito è vivente, perciò i due versanti non sono mai divisi: nell’essere umano vi è la ripartizione del capo e poi vi è la restante parte dell’involucro corporeo, ma la formazione del capo è molto antica ed è precedente allo sviluppo dell’intero organismo, infatti la formazione del pensiero risale ad un’arcaica formazione animale.
Si dice che nei tempi delle creazioni non esistevano ancora gli animali, ma esisteva solo l’uomo che ebbe una formazione animale e, dopo l‘evoluzione umana, furono creati anche gli organismi animali, perciò la razionalità che crediamo l‘elemento più elevato dell‘essere umano ha origine nell‘animalità, infatti il capo è la formazione più arcaica del nostro organismo e in esso, dice Stirner, vivono delle forze che perseguono la morte, infatti l’intelletto per conoscere deve frantumare la realtà.
L’intelligenza umana deve suddividere e frantumare il mondo per poterlo interpretare, perciò se vivessimo di sola intelligenza sarebbe un perpetuo morire, perché il pensiero non è un processo ascendente, ma esso vive del passato e va sempre a ritroso, e se lo seguissimo ciecamente verremo a cadere nell’involuzione che è un processo di morte, in quanto distrugge e demolisce le forme della materialità. Avviene che la materia deve essere demolita affinché sorga il processo del pensiero, perciò la crescita umana va compensata e pareggiata dalle risorse vitali della restante parte dell’organismo.
E’ la restante parte dell’organismo che si trova nel processo di salita, perciò in evoluzione ascendente in quanto partecipa all’elemento spirituale e animico umano, che è sottoposto al governo dei signori della forma. E’ nel nostro sangue che fluiscono le forme pensiero di tipo animico e spirituale di cui è intessuta l’intera trama dell’universo, perciò queste forze fluiscono nell’intero organismo umano. Noi pensiamo di essere addormentati nel tempo che si colloca tra la veglia e il momento del risveglio, invece con una parte del nostro corpo dormiamo perpetuamente.
Noi siamo desti solo nel nostro pensiero, perciò con il nostro percepire sensorio, e il nostro sogno diventa tutto l’universo dei sentimenti mentre siamo in coma letargico per quanto riguarda la volontà: conosciamo ciò che pensiamo, sentiamo le emozioni e i sentimenti, ma per quanto riguarda lo sviluppo della volontà siamo assolutamente analfabeti. Secondo Steiner, l’elemento divino non riesce a parlare all’uomo, poiché Dio non passa dal capo e l’intelletto, ma fluisce nella restante parte dell’organismo, infatti tramite la testa comunicano solo le entità luciferine.
Se usiamo un approccio con il mondo di rigido raziocinio non avvertiamo alcuno spirito divino, è solo quando l’uomo evolve da questo stato di coscienza per ascendere è solo allora che, nell’uomo, si rivela l’elemento che unisce il mondo umano alle atmosfere celesti. E’ evidente che l’uomo si è evoluto tramite l’elemento luciferino, infatti dall’animalità si evolve con l’illuminazione dell’intelligenza ma, la nostra parte divina deve ascendere includendo anche la sua corporeità, infatti è l’essere interamente desto quello che è ancorato meglio con la Terra, mentre l’uomo addormentato non conosce nessun legame e alcuno equilibrio.
Buona erranza
Sharatan

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