Tra ‘in piano Renzi’ e la boutade, il Cavaliere prepara il ritorno alla leadership del Centrodestra?

Creato il 22 giugno 2012 da Candidonews @Candidonews

«Continuare a essere il leader dei moderati finchè gli italiani lo vorranno. E di lavorare ogni giorno, con tutte le mie forze, come ho sempre fatto, affinchè, terminata la fase comunque transitoria del governo Monti, un centrodestra in parte rinnovato e più ampio torni a guidare il paese»

Cosi Berlusconi, nel primo giorno d’estate, in piena afa. Forse il caldo gli ha dato alla testa o forse no. Il disegno del Cavaliere potrebbe esesere sempre stato quello di ritornare ed ora sta iniziando la lenta ‘risalita’ verso la leadership del CentroDestra, come peraltro da noi sempre ipotizzato.

Peraltro l’Espresso da notizia di un ‘dossier‘ segreto messo appunto dal Cavaliere per ‘promuovere’ Renzi a Palazzo Chigi, facendosi poi eleggere al Quirinale:

Passerebbe da Firenze il piano ‘segreto’ di Silvio Berlusconi per evitare il tracollo alle elezioni del 2013. Un vero e proprio “dossier” di 8 pagine, intitolato ‘La Rosa tricolore’ che ieri, secondo l’Espresso, sarebbe stato nelle mani di pochi fedelissimi dell’ex premier. Quest’ultimo punterebbe a una lista civica nazionale per appoggiare la candidatura a Palazzo Chigi di Matteo Renzi, l’attuale sindaco Pd di Firenze. … Obiettivo del Piano che, dice l’Espresso, sarebbe stato commissionato da Berlusconi a pochi fedelissimi capeggiati da Marcello Dell’Utri e Denis Verdini insieme a Diego Volpe Pasini, sarebbe quello di portare Renzi alla vittoria per salvare l’ex premier dai giudici e magari farlo eleggere al Quirinale.

Non penso sia plausibile una ipotesi del genere. E’ vero che per Renzi ‘lavora’ Giorgio Gori, ex direttorissimo di Mediaset, ma una sua candidatura pro-Cav appare davvero surreale anche per l’urticante e saccente Sindaco di Firenze.

Ci pensate? Mentre oggi Monti, Rajoy, Hollande e Merkel, riuniti in un summit, dichiarano esplicitamente che ‘la scelta dell’Euro è irreversibile’, Berlusconi dice apertamente che l’Italia dovrebbe uscire dalla moneta unica e tornare alla Lira. Che credibilità può ancora avere un tizio del genere?

Eppure a destra c’è il vuoto, divisioni e litigi, Grillo ha eroso almeno il 10% dei consensi al fronte moderato e il terzo polo è lontano dal trasformarsi in una alternativa credibile. Lo spazio per un ritorno dell’Unto c’è eccome, purtroppo.


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