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Tra liberta', unita' sociale e pace: citando albert einstein

Creato il 26 marzo 2011 da Alessandro @AleTrasforini
"[...]Libertà spirituale degli individui ed unità sociale
E tuttavia solo l'individuo libero può meditare e conseguentemente creare nuovi valori sociali e stabilire nuovi valori etici attraverso i quali la società si perfeziona.
Senza personalità creatrici capaci di pensare e giudicare liberamente, lo sviluppo della società in senso progressivo è altrettanto poco immaginabile quanto lo sviluppo della personalità individuale senza l'ausilio vivificatore della società.
Una comunità sana è perciò legata tanto alla libertà degli individui quanto alla loro unione sociale.
E' stato detto con molta ragione che la civiltà greco-europeo-americana, ed in particolare il rifiorire della cultura del Rinascimento italiano subentrato alla stasi del Medio Evo in Europa, trovò soprattutto il suo fondamento nella libertà e nell'isolamento relativo dell'individuo.
Consideriamo ora la nostra epoca. In quali condizioni sono oggi la società e la personalità?
In rapporto al passato la popolazione dei paesi civilizzati è estremamente densa; l'Europa ospita all'incirca una popolazione tre volte maggiore di quella di cento anni fa.
Ma il numero di uomini dotati di temperamento geniale è diminuito senza proporzione.
Solo un esiguo numero di uomini, per le loro facoltà creatrici, sono conosciuti dalle masse come personalità.
In una certa misura l'organizzazione ha sostituito le qualità del genio nel campo della tecnica, ma anche, ed in misura notevolissima, nel campo scientifico.
La penuria di personalità si fa sentire in modo particolare nel campo artistico. La pittura e la musica sono oggi nettamente degenerate e suscitano nel popolo echi assai meno intensi.
La politica non manca solo di capi: l'indipendenza intellettuale ed il sentimento del diritto si sono profondamente abbassati nella borghesia e l'organizzazione democratica e parlamentare che poggia su quella indipendenza è stata sconvolta in molti paesi; sono nate dittature e sono state sopportate perchè il sentimento della dignità e del diritto non è più sufficientemente vivo.[...]"
"[...] La guerra
Questo argomento mi induce a parlare della peggiore fra le creazioni, quella delle masse armate, del regime militare voglio dire, che odio con tutto il cuore.
Disprezzo profondamente chi è felice di marciare nei ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica: costui solo per errore ha ricevuto un cervello; un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente.
Bisogna sopprimere questa vergogna della civiltà il più rapidamente possibile. L'eroismo comandato, gli stupidi corpo a corpo, il nefasto spirito nazionalista, come odio tutto questo!
E quanto la guerra mi appare ignobile e spregevole! Sarei piuttosto disposto a farmi tagliare in pezzi che partecipare ad un azione così miserabile. Eppure, nonostante tutto, io stimo tanto l'umanità da essere persuaso che questo fantasma malefico sarebbe da lungo tempo scomparso se il buonsenso dei popoli non si fosse sistematicamente corrotto, per mezzo della scuola e della stampa, degli speculatori del mondo politico e del mondo degli affari.[...]"
"[...]Pace
Gli uomini veramente superiori delle generazioni passate hanno riconosciuto l'importanza degli sforzi per assicurare la pace internazionale. Ma ai nostri tempi lo sviluppodella tecnica ha fatto di questo pstulato etico una questione di esistenza per l'umanità civilizzata di oggi e la partecipazione attiva alla soluzione del problema della pace è considerata una questione di coscienza che nessun uomo coscienzioso può ignorare.
Bisogna rendersi conto che i potenti gruppi industriali interessati alla fabbricazione delle armi sono, in tutti i paesi, contrari al regolamento pacifico delle controversie internazionali e che i governanti non potranno realizzare questo scopo importante senza l'appoggio energico della maggioranza della popolazione.
In quest'epoca di regimi democratici, la sorte dei popoli dipende dai popoli stessi; questo fatto deve essere presente allo spirito di ciascuno in ogni momento.[...]"
da "Come io vedo il mondo" - Albert Einstein
TRA LIBERTA', UNITA' SOCIALE E PACE: CITANDO ALBERT EINSTEIN

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