è meglio che non si accorgano nemmeno che noi siamo diventati così poveri e tanto miseri che non siamo capaci di volerci bene
no, è meglio che i morti stiano nella neve e nel ghiaccio e che non sappiano di noi, altrimenti potrebbero pensare di essere morti invano ed allora si sentirebbero ancora più soliGian Maria Bonaldi(combattente sull'Adamello)Non c'è niente di più bello di poter usufruire della montagna di estate e farlo per andare in posti mai visti e respirando a pieni polmoni aria fresca e pura la rende ancor più un'esperienza indimenticabile.Tuttavia non essendo una persona dedicata all'escursioni, la nostra gita si è focalizzata principalmente sulla visita di musei o forti dedicata alla Prima Guerra MondialePrima tappa a Temù ove è possibile visitare il "Museo della Guerra Bianca".Il Museo nasce nel 1974 ad opera di alcuni amici che nel 1984 costituiscono con atto pubblico l'Associazione "Amici del Museo della Guerra Bianca in Adamello", registrandone il primo Statuto.L'Associazione, attraverso gli Organi Direttivi ed i Ruoli Tecnici, sovrintende alla gestione del Museo, ed è grazie all'impegno ed alla volontà dei Soci che il Museo si mantiene vitale ed in costante crescita.Al suo interno è possibile poter vedere scorci di vita quotidiana e al fronte di una pagina della nostra storia troppe volte dimenticata. Perchè tanto si sa della Prima Guerra Mondiale, quanto poco del fronte alpino e dei nostri uomini che con coraggio e forza hanno affrontato un nemico ben peggiore da quello austro-ungarico: la montagna.Museo della Guerra Bianca,Via RomaTemù, BresciaTel.: 0364/94159Piccola nota: al di sotto del museo c'è un punto informazione turistica che vi sconsiglio vivamente. Siamo entrati per farci dare qualche dritta su cosa vedere nei dintorni e c'è stato detto che c'è tanta roba e qualcosa avremmo trovato. Cioè ufficio turistico! Ci rendiamo conto? Fino a prova contraria non dovresti indirizzarci tu?Proseguiamo poi per Ponte di Legno, ove pranzeremo anche. Cittadina graziosa dove soggiornare e perfetta per la sua vicinanza alle varie funivie che portano al Tonale e da qui fin sopra al Ghiacciaio Presena, volevamo andarci, ma poi abbiamo incontrato un temporale tremendo.Nel pomeriggio siamo ripartirti raggiungendo il Tonale e su qui mi permetto di fare una piccola, ma grande, parentesi. Se ci andate avrete occasione, prima di giungere alla cittadina, di una costruzione imponente vicino all'ovovia protetta dagli alberi. Quella era una colonia estiva dei Vigili del Fuoco, gestita da quest'ultimi in modo del tutto volontario e autonomo. Anni fa, ormai molti, passo in mano al Ministero e successivamente, purtroppo, venne chiusa. Oggi il Distaccamento di Milano, coloro che se ne occupavano, ha fatto richiesta per poterla riprendere e a loro spese rimetterla apposto e darle nuova vita per farla tornare in funzione, piuttosto che tenerla chiusa a deperire. Che dite, non trovate sia una causa da appoggiare?
Tornando al nostro viaggio abbiamo proseguito fino alla Valle del Sole e lì la nostra prima tappa è stata Forte Strino, ammasso di ruderi riportano in auge nel 2006 e oggi visitabile come piccolo, ma curato e davvero grazioso, museo della guerra.Il forte era austro-ungarico e apparteneva al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano (Subrayon II - "Sbarramento Tonale").
Forte Strino si trova lungo la strada del Tonale, fra l'omonimo Passo ed il paese di Vermiglio. Costruito nel 1862, appartiene al sistema di fortificazioni del territorio trentino ideato dallo Stato maggiore Austriaco, all´indomani delle guerre d´Indipendenza, quando il Trentino si trovò ad essere confine meridionale dell´Impero Austro-Ungarico. È dunque uno dei trenta forti che l’Austria costruì lungo i confini del Trentino per bloccare eventuali invasioni da parte dell’Italia. Ebbe un ruolo di prima linea durante la Prima Guerra Mondiale e oggi è stato adibito a Museo storico della Guerra Bianca.Un'altro museo lo possiamo trovare a Vermiglio ove se presentate il biglietto d'ingresso del Forte appena citato avrete uno scontro di 3 € sul biglietto d'ingresso. Questo museo è molto piccolo, in origine era un museo privato e per visitarlo si andava nella casa privata dell'uomo che lo ha messo in piedi, Emilio Serra. Lo stesso che ha recuperato con le sue stesse mani ogni pezzo esposto al suo interno.Museo della Guerra Biancac/o Nuovo polo culturalevia di Borgo nuovo, 15Vermiglio, TrentoTel.: 0463/758200 Indubbiamente questa è una gita che consiglio a tutti da fare, perchè noi in proporzione non abbiamo visto niente in confronto a tutto quello che c'è da scoprire e da vedere sulla Guerra Bianca unendola al piacere di un soggiorno tra le montagne in assoluta pace e tranquillità!Io ci tornerò sicuramente e voi? Ci siete stati? Pensate di andarci? Fateci sapere il vostro parere commentando l'articolo!Cristina