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tra mocassini, Stetson e opossum...

Creato il 18 dicembre 2012 da Omar
tra mocassini, Stetson e opossum... Il famoso pezzo Sweet Home Alabama raggiunse il successo nei tardi Settanta grazie all’interpretazione dei Lynyrd Skynyrd. Di quel pezzo ormai storico basta ascoltare l'attacco (le prime note sono davvero conosciutissime) per vedersi comparire davanti agli occhi una serie di frames che cinema e letteratura ci hanno indiscutibilmente insegnato a legare a una determinata area geografica: quella del Sud degli Stati Uniti. Paludi mefitiche, locali frequentati dalla peggiore teppaglia, bifolchi sbevazzoni e stivali di cuoio fetenti: cose di questo genere, tipiche istantanee di un immaginario southern che con tutta probabilità abita le nostre menti prima ancora che la realtà vera (be’, fino a un certo punto: lo stile di vita redneck, ovvero «colli rossi» - quel misto di ignoranza rurale e machismo intriso di discriminazione razziale - è una realtà ancora oggi profondamente radicata in numerose regioni americane). Più o meno la stessa macchinale evocazione di immagini ha luogo leggendo i racconti di Tom Franklin  nel prezioso volume Alabama Blues. Sono short-stories con lo stesso sapore agrodolce delle ballate del cantante e attore John Prine - non a caso citato in uno dei racconti più toccanti - la stessa empatia per le esperienze (deragliate e per questo umanissime) dei personaggi, la stessa cornice di un paesaggio selvaggio e spietato quanto gli uomini che lo popolano, e poi la solitudine di vite finite al di là del valico della rispettabilità, spesso in maniera irreversibile. Ma c'è anche un pizzico di Faulkner, ovvio, nella bislacca epica che soggiace ai destini monchi che popolano questo libro, destini che finiscono per connotare una identità socio-culturale, quella dell'Alabama appunto, attraverso una serie di ricordi di caccia, di mentecatti che si giocano la vita al tavolo da poker, di vecchie fabbriche di sabbia, di Wal-Mart, di tuffi in laghi nascosti fatti da bambini sullatra mocassini, Stetson e opossum... soglia della linea d'ombra, e poi di birra, cappelli da cowboy, negozi di pesca, crotali e opossum, pick-up sgommanti, gente che si chiama con le sole iniziali (come il personaggio di L.J.), posti di nome Lower Peach Tree, Upper Peach Tree, Shubuta, Fayetteville, gente che non arriverà mai in Alaska, gente che si ferma molto prima di arrivare in qualsiasi posto che non sia solo e sempre l’Alabama. Formidabile.
Alabama Blues - Tom Franklin (Ed. Sartorio)

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