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Tra samuele bersani e musica: riflessi di poesia

Creato il 14 gennaio 2011 da Alessandro @AleTrasforini
Samuele Bersani è, semplicemente, uno dei più grandi cantautori italiani mai vissuti.
Come da regolamentare status quo della musica italiana contemporanea, la bravura è direttamente proporzionale alla sottovalutazione di canzoni ed opere di determinati Artisti (dalla maiuscola non casuale, nds).
Fa male vedere, tra le troppe oscenità presenti, che artisti di tale calibro finiscano con l'essere considerati di nicchia.
In un Paese normale, forse, con i loro contenuti ed i loro messaggi riuscirebbero a corroborare al meglio le fibre di una società degna di rispetto e considerazione.
Sullo sfondo, ormai da vent'anni, Samuele Bersani accompagna cronache, sentimenti e sogni dell'Italia.
Nelle sue canzoni è possibile ritrovare sezionate e trasposte in poesia numerose sfaccettature italiche, trasversalmente a tantissime tematiche di scottante peso e di grande importanza: andando dalla ricerca di un posto lontano dal male de "Il mostro" , per arrivare alle scorribande di delinquenza fatte da Chicco e Spillo in nome di una vita che sa di pasoliniana memoria.
Si ritrovano temi importanti, percorrendo le strade del ricordo di giornalisti uccisi attraverso la rievocazione di occhiali rotti, fino ad arrivare al ritratto perfetto di italiani medi raffigurati come semplicissimi, ma non semplificati, "scrutatori non votanti".
Sarebbe ovvio, quasi retorico appunto, scrivere anche della straordinaria bellezza e potenza del sentimento d'amore racchiuso nelle canzoni del cantautore d'adozione bolognese; capolavori come "Spaccacuore", "Giudizi Universali", "Il cacciatore di asterischi" o "Replay" potrebbero di fatto essere collocate tra i migliori componimenti mai scritti.
Sarebbe altrettanto ovvio continuare a celebrare questo poeta della modernità musicale; tra le sue vene compositive, una delle capacità più straordinarie che ha avuto e migliorato è quella di descrivere grandissime e gravissime tematiche tessendo le trame di piccole storie di personaggi comuni ed immersi nella quotidianità.
Ne è piena testimonianza la canzone "Barcarola albanese", collocata nella sua stupenda raccolta "Che vita!".
Per rendere ancora più omaggio alla grandezza immensa di questo autore, se ne riporta nel seguito il testo:
"Vado veloce sopra questa noce
fuori pericolo,
le onde sono dei vetri, alte dei metri
però le supero
Il sole si sposta e già si vede la costa
qui dal binocolo
Puntare dritto in avanti con due stuzzicadenti
Remare al massimo !
per arrivare fino a Brindisi
pagherò
saremo liberi per sempre
potremo visitare Rimini
vieni via ! Ci sono i vigili...
Che delusione, non c'è televisione
non mi riprendono
E' stata qui fino a ieri, oggi è
partita per Bari
oppure è sciopero
Appena arrivo ti scrivo
per adesso son vivo
qui sopra l'albero
Imparo bene le scritte
PANNOLINI E PELLICCE
ma non mi servono
Per arrivare fino a Brindisi
pagherò e saremo liberi
per sempre
Potremo andare insieme a Rimini
Vieni via ! Ci sono i vigili..."

Tra i buoni propositi per il 2011, la musica italiana concretizzi l'idea di sopravvalutarlo un pò di più.
Ce ne sarebbe davvero bisogno.
Grazie.
TRA SAMUELE BERSANI E MUSICA: RIFLESSI DI POESIA


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