Il
Natale a casa nostra è sempre stato il 25 e i riti della giornata erano i seguenti:
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sveglia presto con l'ansia di correre in sala a vedere cosa c'era sotto l'albero (quando ero molto piccola c'era prima il passaggio in camera di mamma e papà per andare insieme a uno di loro in sala per paura di incontrare Babbo Natale...)
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apertura dei regali con tutta la calma che questa giornata porta con se
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inizio della preparazione della tavola per il pranzo
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arrivo della nonna
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apertura delle danze....(cioè inizio del pranzo)
Passano gli anni, io cresco e in casa entra un'altra persona con tradizioni e usanze diverse, ma certi rituali non cambiano:
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ci si sveglia sempre con la curiosità dei regali (cambia l'orario visto che siamo più grandi!)
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il pranzo resta sempre quello del 25 solo che a questo si aggiunge la cena della Vigilia visto che la famiglia del Fidanzato è abituata a festeggiare la Vigilia (e aggiungo per fortuna se no sai che casino per organizzare il tutto!)
Poi arriva Pupa e i ritmi si modellano sulla base delle sue esigenze (è la più piccola ed è quella che si affaccia alla magia del Natale quindi è giusto privilegiarla e poi il Natale è la festa dei bambini!)
Le tradizioni in linea di massima però non cambiano, la parte dei regali la sperimenteremo quest'anno perchè avendo da poco compiuto i tre anni inizia a vivere o forse sarebbe meglio dire a capire, un pò di più l'atmosfera di questi giorni (prova ne è il calendario dell'Avvento visto che tutti i giorni si sveglia e mi chiede: "mamma, oggi che giorno è? Dove lo trovo nel calendario?), quindi a parte l'incognita regali, tutto il resto della giornata si svolgerà sotto il segno della tradizione, Vigilia compresa! Credo che poi vi racconterò com'è andata, sono un pò emozionata quest'anno e voglio proprio vedere come andrà!
Questo post partecipa al Blogstorming il cui tema del mese é:
Tra tradizione e memoria